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Post Lecco-Como, Maiolo: «Una partita magistrale». D’Agostino: «La notte più bella della mia carriera. Onorato di allenare qui». Merli Sala: «Li abbiamo massacrati»

Tecnico, direttore generale e difensore sono raggianti dopo il poker inflitto ai rivali di sempre: «Ora dobbiamo ripartire con la stessa umiltà»

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Tempo di lettura 6 minuti

Notte storica al “Rigamonti-Ceppi”: il Lecco annichilisce il Como con uno storico poker e, per la prima volta dopo sessantuno anni, riesce a conquistare entrambe le edizioni stagionali del Derby del Lario. Un 7-0 come risultato aggregato che fa capire in maniera insindacabile quanto sia stato ampio il divario con quella che rimane la capolista del girone “A” di Serie C. Altri 90′ di dominio assoluto che ora dovranno essere gestiti in maniera ottimale per non incappare nella stessa striscia negativa che ha condizionato la seconda parte del girone d’andata. Ora e lunedì, però, un popolo intero può godere di una gioia immensa, testimoniata anche dalle parole di Angelo Maiolo, diggì bluceleste, mister Gaetano d’Agostino e Ivan Merli Sala, ultracentenario difensore che ha tirato fuori un’altra prestazione perfetta.

Lecco-Como: le parole di Angelo Maiolo

Direttore, una gioia da condividere:
«Sono partite che daranno gioia a tutti, ben vengano. Credo sia stata una gara magistrale».

Chiave di volta: l’umiltà?
«Forse loro sono arrivati pensando di aver già vinto la partita, non saprei. Posso dire che i nostri hanno dato tutto. Per una volta vorrei ricordare il mister, che in queste settimane è stato criticato parecchio».

Gestione di un’altra vittoria roboante:
«Non è finito il campionato, ci penserà soprattutto il mister a tenere alta la tensione. Credo sia in grado di far capire che ora si riparte; comunque è una gioia per tutti, anche fuori da Lecco. La vittoria la dedichiamo al nostro grande presidente, assente per motivi personali».

Azzi, un ottimo debutto da titolare:
«Ha dimostrato di poter stare in Serie C, è stato seguito a Seregno per un po’ di partite e ha dimostrato di poter competere in questa categoria».

Formazione molto offensiva:
«Il mister era concentrato da una settimana sul campo, ha fatto vedere che qualcosa di calcio capisce e che è un buon allenatore. Oggi avete visto tutti la prestazione: il Como ha preso sette gol in due partite».

Senza under:
«Sono scelte della società e che il mister decide di fare. Bravo lui, ha indovinato la partita».

Lecco-Como: le parole di Gaetano D’Agostino

Mister, una bella rivincita personale con sette gol dati al Como:
«Contro tutto e contro tutti no, non abbiamo nemici e lo possiamo essere di noi stessi. E’ normale che l’allenatore divida, capita in tutte le squadre. Devo pensare solo a lavorare e a raggiungere gli obiettivi. Sono onorato di far parte della storia insieme ai ragazzi, qualcuno se lo ricorderà».

Formazione spregiudicata:
«Me la sentivo così, chiedendo sacrificio ai ragazzi. Oggi hanno raddoppiato e triplicato, è l’atteggiamento che fa la differenza. L’hanno preparata bene sotto il profilo emotivo: ora n

Post derby da gestire:
«Significherebbe non essere cresciuti dopo 3-4 mesi. Certe partite devono far capire che chi sta bene mentalmente gioca, nessuno ha il posto fisso. Speriamo di non andare incontro a degli infortuni, cosa che ci ha condizionato dopo la partita d’andata. Dobbiamo dare prova di maturità e compattezza».

Capogna e Mastroianni:
«Hanno statistiche importanti, nel mio percorso gli attaccanti centrali hanno sempre fatto gol. Stravolgere i punti di riferimento non era giusto: Nando e Riccardo hanno un rapporto bellissimo nonostante la concorrenza, sono affiatati anche fuori dal campo».

7-0, due partite stradominate: il Como non è così forte o voi siete fortissimi?
«Sono due buone squadre, loro arrivavano da una buona striscia. I ragazzi nei due derby hanno fatto prevalere l’attaccamento, la voglia di dare una gioia ai tifosi che sono venuti fuori dallo stadio a incitarci, al presidente che tiene in piedi la società e anche loro stessi».

Errore da non rifare:
«Sono utili per imparare. Dobbiamo rimanere umili, da martedì si riparte da zero, ricadere nell’errore sarebbe un peccato mortale».

Cosa dice a chi l’ha criticata?
«Dico “grazie” perché fanno crescere. Se non le so fare mie allora non posso fare questo mestiere, questo discorso vale anche per i ragazzi. Ci sono tifosi che non ci stanno a pareggiare e perdere».

Quanto conta aver vinto così?
«Tantissimo? Si. Per orgoglio, prestigio e anche per gli sfottò. Quando vinci vedi la gente con un altro spirito, ma sono sempre tre punti in classifica. Dobbiamo avere la consapevolezza di andare a Carrara a fare una partita tosta e difficile».

Preferisce allenare: ha una dedica speciale?
«E’ la notte più bella della mia carriera, in senso assoluto. La dedico a questa meravigliosa città, ai miei ragazzi e anche al presidente che non sta tanto bene fisicamente in questo periodo. Ho il privilegio e l’onore di allenare in una bellissima città».

Lecco-Como: le parole di Ivan Merli Sala

Ivan Merli Sala BONACINA/LCN SPORT

Ivan, è la vittoria dell’umiltà:
«Si preparava da sola, per l’ambiente, la città e il presidente. Voglio fare i complimenti a ogni singolo, abbiamo avuto una rabbia e una cattiveria che non ha dato scampo al Como. Festeggiamo e da domani pensiamo al nostro cammino».

Qual è stata la chiave?
«Abbiamo giocatori che possono cambiare le partite e lo sappiamo da inizio stagione. Quando scendiamo in campo così non ce n’è per nessuno, la chiave è stata quella di non dare coraggio a loro, a livello menta»

Si chiude un cerchio per te?
«Ricordo il riferimento… Per me oggi è stato importante perchè di strada ne ho fatta e vincere così è un motivo d’orgoglio: rimarrà nella storia e mi fa veramente felice».

Evitare una ricaduta:
«Dobbiamo festeggiare, ma già d’adesso ci siamo guardati e ci siamo detti di dover tirare fuori questa cattiveria perchè giocando così diventiamo veramente difficili d’affrontare».

Come mai questa differenza in classifica?
«Qualcosa abbiamo lasciato per strada in partite che avremmo meritato di vincere. E’ il passo in avanti che dobbiamo fare a livello di cattiveria, oggi la gente ci ha fatto capire di essere con noi. E’ una carica che dobbiamo tenerci dentro».

Solidità difensiva:
«Sta facendo la differenza. I colpi li abbiamo e i gol arrivano, l’abbiamo dimostrato. Dobbiamo rimanere concentrati e umili, siamo forti ma serve farlo vedere su ogni campo».

Fate malissimo in ripartenza:
«La duttilità di alcuni giocatori, che si sacrificano, fa la differenza e ci sta dando tanto beneficio. In mezzo al campo stanno facendo un lavoro eccezionale, sia in ripartenza che contro squadre schierate riusciamo a costruire».

Atmosfera nello spogliatoio:
«Nella storia rimane che abbiamo vinto 3-0 da loro e 4-0 in casa. Vincere così pesantemente con i nostri rivali è l’aneddoto più bello, purtroppo la gente ci tifava da casa; speriamo di riaverli qui in futuro».

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