Il contratto di Domenico Fracchiolla scade il prossimo 30 giugno, ma le sue parole non sono quelle di un dirigente prossimo all’addio. Tutt’altro. L’analisi della stagione appena passata guarda sovente al presente e, soprattutto, al futuro, anche se questo è strettamente legato alle scelte che sarà chiamato a fare il patron Paolo Di Nunno: rimanere come socio unico? Cedere e rimanere in minoranza? Cedere e rimanere in maggioranza? Oggi come oggi, obiettivamente, è impossibile dirlo. Qualcosa si è mosso, come vi abbiamo già raccontato, ma allo stato attuale non siamo neanche all’embrione di una trattativa. In qualcosa il lavoro del Direttore Sportivo è già cominciato: capitan Andrea Malgrati passerà dalla squadra allo staff tecnico, un segno di continuità con le ultime tre stagioni. Di questo e molto altro abbiamo parlato durante la lunga intervista realizzata sul terrazzino dello stadio “Rigamonti-Ceppi”, il luogo dove Fracchiolla ha visto i suoi ragazzi perdere 1-4 con il Grosseto nel primo turno dei play off promozione.
Domenico Fracchiolla: «Voglio rimanere a Lecco»
Direttore, come stai?
«Abbastanza bene, c’è del rammarico per com’è andata a finire questa stagione, non ho ancora smaltito le scorie delle ultime partite ma è chiaro che adesso dobbiamo ripartire. Adesso stiamo parlando con il presidente per capire come muoverci, abbiamo il tempo necessario per programmare».
Gli ultimi due mesi sono stati deludenti:
«Si vedeva che la squadra era scarica, i play off sono particolari. Se non sei carico e nervoso diventa un problema. Sicuramente dopo la vittoria con il Renate c’è stato un trend negativo, ho fatto le mie analisi approfondite e ho capito che c’è stato qualcosa di sbagliato. Abbiamo perso quello che di buono avevamo costruito. La stagione è stata positiva, i due derby rimarranno nella storia ed è stato il primo anno vero di Serie C per Lecco dopo un esordio burrascoso; ci sono le basi per ripartire, bisognerà capire come farlo».
La difesa di D’Agostino anche nei momenti più difficili:
«In determinati momenti ho dovuto fare ciò che ho fatto per far reagire l’ambiente. I momenti duri vanno analizzati, dopo Renate ne abbiamo vissuto uno particolare: abbiamo fatto la scelta giusta nel tutelarlo, cambiare non sai mai cosa ti può dare anche perché qui c’è un ambiente particolare. È normale che alla fine mi aspettavo di più da tutti, ma va analizzato tutto il percorso; a inizio anno nessuno voleva venire qui, allora era impensabile costruire una squadra forte con un budget ridotto. A fine anno, per me, era difficile incidere nelle motivazioni del gruppo perché i ragazzi avrebbero avuto bisogno di altre componenti; il finale mi ha lasciato con l’amaro in bocca, non mi è piaciuto».
Qualche critica sul mercato di gennaio anche dal tecnico:
«Analizzo le cose in maniera ampia, è chiaro che i tifosi mi sono sempre stati vicini durante la stagione. Abbiamo perso Foglia e Galli in momenti diversi, Azzi fa la differenza ed è superiore a quelli che sono usciti, Emmausso arrivava da una stagione importante disputata a Vibo Valentia e non ha avuto grandi opportunità. A gennaio o hai grande forza economica, e ci dev’essere il profilo giusto, o devi fare altre scelte per rinforzare il reparto offensivo; era difficile prendere giocatori per i nostri standard, in quel momento stavano tutti bene. La squadra era buona, ripeto che bisognerebbe sempre ricordare qual era il punto di partenza: avevamo l’obiettivo di fare bella figura. Primo posto? Non era nella mia testa, il grosso errore è stato quello di dimenticarsi il risultato del campionato precedente. Lecco è una grande piazza, ma arrivava da momenti di difficoltà e ha chiuso al 14° posto tra tutte le 59 squadre della Serie C, ne ha parlato tutta Italia. La stagione ci lascia una dignità rinnovata, era quello a cui puntavamo».
Qual è la situazione societaria?
«Lecco è una società sana, ad oggi è stato pagato praticamente tutto ai ragazzi, ed è snella, di conseguenza trovare una realtà così è veramente difficile. C’è una base tecnica importante dopo due anni di lavoro, i giocatori presi erano scarti di altre squadre che qui si sono valorizzati. La città è fantastica, la provincia bellissima, è giusto che ci sia l’interesse di altri imprenditori o di fondi: il presidente si sta guardando attorno, è ambizioso e ha voglia di primeggiare, non vuole stare nella mediocrità e stare in alto servono tanti soldi. L’ho visto tranquillo, carico e sereno, ma l’azienda è chiusa da un anno e questo pesa; bisogna dargli atto di aver fatto qualcosa di stupendo: oggi il mio telefono squilla più dell’anno scorso, nel 2020 i procuratori avrebbero potuto portare qui i giocatori di secondo piano. Sono un testardo, i migliori alla fine sono arrivati dopo mesi: pensiamo a Pissardo, il miglior portiere del campionato; oggi tutti mi vogliono incontrare per far arrivare qui i giocatori, anche l’aver migliorato le infrastrutture ha avuto e ha il suo peso per portare qui gli elementi importanti. Servivano le basi e oggi le abbiamo messe, siamo una squadra buona con un budget normale per la Serie C: il giocatore sa che qui può arrivare e lavorare per migliorare, infatti chi è sotto contratto ha manifestato la voglia di rimanere».
Squilla il tuo telefono?
«Si, ed è giusto, ma non per quelle piazze che abbiamo letto. La mia volontà è quella di rimanere qui, non sono scappato e non ho neanche voglia di farlo. Se si parla tanto del mio nome mi fa piacere, ma è frutto del lavoro: giusto l’altro giorno parlavo con Marotta e mi ha confermato, un anno dopo, che ho fatto tutto ciò che gli avevo promesso. La mia voglia è quella di costruire e provare a migliorare ciò che abbiamo fatto, pur tenendo conto del contesto economico in cui siamo inseriti: non sarà facile riuscirci, ma abbiamo un buon gruppo che non ha mostrato crepe e si è sempre tirato fuori dalle situazioni difficili, guardate cos’è successo a Carrara e Novara dove c’erano squadre fortissime che si sono sciolte alle prime difficoltà. Le valutazioni devono essere obiettive e da qui si può ripartire, dato che abbiamo dimostrato di saper lavorare sui giovani».
Come spendi parola con un potenziale nuovo allenatore nella tua situazione?
«Ho le idee abbastanza chiare, non improvviso dall’oggi al domani. Oggi anche gli allenatori si propongono o vengono proposti, dovrei avere tre telefoni per rispondere a tutte le telefonate; il presidente mi ha detto di sondare vari profili, ne conosco tanti perché ne ho avuti tanti. A me serve per orientarmi per capire quale può essere il profilo giusto per la piazza, serve un tecnico esigente e che si sappia rapportare con la gente. Ho la mia idea di calcio: qualsiasi dirigente e allenatore vuole avere in società qualcuno che velocizzi l’adattamento, persone come Malgrati, Merli Sala e il direttore Maiolo possono aiutare il tecnico a inserirsi nel contesto. Andrea (Malgrati, ndr) ha sempre aiutato nei momenti di difficoltà, deve rappresentare un punto di riferimento. Vice allenatore o Team Manager? Vediamo, vediamo, l’importante è la sua presenza e la sua conoscenza della piazza, anche io non ho capito tutto dopo un anno e mezzo; determinate persone ti aiutano a capire dove sono, durante il lavoro quotidiano non hai il tempo per farlo. È un mio metodo di lavoro e una mia esigenza, ovunque servirebbe un profilo così; io ho avuto la fortuna di arrivare mesi prima rispetto a giugno e ho avuto modo di capire determinate dinamiche, da fuori non lo si capisce ma qui c’è un bel nucleo».
Possibili allenatori?
«Molti che mi piacciono non sono usciti. La mia idea è quella di dare continuità tecnica, ripartendo dalla difesa a tre e via dicendo. Arriviamo da una buonissima stagione e serve ripartire dai punti fermi del gruppo a cui andranno aggiunti 4-5 pezzi che oggi troveremmo con più facilità. È chiaro che vorrei gente più fresca rispetto a un anno fa, quando dovevamo costruire il rispetto nei nostri confronti. Javoric? Nome importante per la categoria, ma ha sirene dalla Serie B. Me ne piacciono tanti, comunque, e vorrò più giovani. Ribadisco, io scendo a Bari solo per preparare il mio matrimonio previsto il 24 giugno, per il resto del tempo sto qui e lavoro».
Un commento sulla Primavera, che ha avuto un campionato complesso:
«Abbiamo fatto un buon gruppo, ma bisogna lavorare meglio e vanno scelte meglio anche le guide tecniche. Bisogna crescere tutti, è normale sbagliare determinate valutazioni: serve studiare e confrontarsi con altre realtà. Personalmente sono molto arrabbiato per quello che stanno facendo i ragazzi, si sarebbe potuto fare di più ma tante cose non hanno funzionato. Il bilancio complessivo è positivo, il Responsabile Pennati sta lavorando veramente tanto e durante il prossimo anno giocheranno già dei 2005 in Primavera, cambiando un po’ il nostro modo di fare calcio nelle giovanili anche grazie ai rapporti con club più grandi. Dobbiamo migliorare, passione e costanza ci sono già quindi non serve stravolgere».
Lecco ha bisogno di:
«Stabilizzarsi. Contratto biennale? Il presidente sa quanto di buono ho fatto e come lavoro, non è un problema né di durata né economico. La proprietà mi ha permesso di confrontarmi con un calcio diverso e mi ha dato veramente tanta fiducia; c’è un rapporto tra persone per bene con la famiglia Di Nunno, non riesco a stare lontano da Lecco. Penso che abbiamo sbagliato poco, altrimenti saremmo finiti male come altre squadre».
Il saluto ai tifosi:
«Grazie a tutti i tifosi, speriamo di rivederli presto allo stadio perché mi sono mancati veramente tanto, soprattutto per come sono passionale. Penso che dopo il derby di ritorno saremmo usciti alle 2 di notte. Mi dispiacerebbe andare via senza vedere la Curva piena».
Giocatore Ruolo Scadenza Presenze Minuti Gol Assist Cristian Cauz d 30.06.2022 27 2.150′ 1 3 Vedran Celjak d 30.06.2022 33 2.647′ 2 1 Ermes Purro c 30.06.2022 7 421′ 1 0 Giorgio Galli c 30.06.2022 6 444′ 1 0 Filippo Lora c 30.06.2022 23 1.053′ 0 0 Marco Moleri c 30.06.2022 17 341′ 0 0 Michele Emmausso c 30.06.2022 8 153′ 0 0 Ferdinando Mastroianni a 30.06.2022 31 1.086′ 6 0 Simone Iocolano a 30.06.2022 30 2.518′ 11 8 Siaka Haidara c/a 30.06.2023 2 9′ 0 0 Luca Giudici c/a 30.06.2022 23 1.474′ 2 3 Alberto Del Grosso c 30.06.2022 4 88′ 0 0 Alexandros Safarikas p 30.06.2022 33 2.970′ -52 0 Filippo Ferrara p 30.06.2022 30 2.655′ -33 0