Un mandellese in finale ai Giochi olimpici, con concrete chance di vincere una medaglia. Andrea Panizza, sul Quattro di coppia maschile azzurro (con Simone Venier, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili), vuole proseguire la grande tradizione a cinque cerchi della scuola Moto Guzzi, che tanti podi ha portato a casa nel corso della storia.
L’armo italiano, targato Guardia di finanza, ha centrato la finale A ed è tra i favoriti, essendo anche campione europeo e mondiale in un glorioso percorso di avvicinamento olimpico negli ultimi due anni contrassegnati dall’emergenza Covid.
L’eliminatoria è stata vinta dalla Polonia, con soli tre centesimi sulla barca azzurra. Questi i primi tre tempi delle batterie: Polonia 5.39.25, Italia 5.39.28, Olanda – vincitrice della prima batteria – 5.39.89. L’armo italiano ha dunque tutto per giocarsi al meglio le proprie chance nella finale.
«Ce la metteremo tutta»
«Sono felice perché a soli 23 anni ho agguantato la finale olimpica – ha raccontato Andrea al sito della federazione – Ora voglio dare ancora di più e dimostrare il nostro valore. In questi tre giorni dobbiamo limare ancora alcune cose tra cui l’uso del timone che ho ripreso da poco e quindi dovrò applicarmi con ancora più attenzione in maniera da raggiungere la nostra velocità ottimale. È un buon campo di gara ma con vento laterale e sotto con correnti che arrivano dall’oceano e rendono tutto più instabile. Dobbiamo lavorare nella gestione di queste problematiche che sono alla nostra portata. La finale ora è nostra, tre giorni di riposo e lavoro e poi vediamo come andrà a finire: noi ce la metteremo tutta come abbiamo sempre promesso a Pippo e come avrebbe fatto lui che comunque continua a remare con noi».