Praticamente due mesi dopo l’ultimo successo, il Lecco torna ad assaporare il dolcissimo sapore dei tre punti a Piacenza. Successo sudato, quello arrivato al “Garilli”, e ottenuto sugli sviluppi di una palla inattiva: strano il calcio, eh? Proprio il fondamentale che tanto aveva tolto stavolta tanto ha dato. La combinazione Battistini–Celjak rappresenta anche l’unica vera, grande occasione di una partita sporca e dalle pochissime chanche concesse da ambedue le difese, tanto che Pratelli e Pissardo non si sono praticamente mai dovuti sporcare i guantoni. Ed è proprio questo che cercava mister De Paola: muovere la classifica, tanto per cominciare, magari passando da un incontro tipico della terza serie. E c’è da credere che il Pirata, prima del fischio d’inizio, avrebbe messo la firma anche sullo 0-0, visti i momenti storici agli antipodi che si vivevano nelle opposte fazioni. Ma la Serie C è questa: basta un episodio per cambiare completamente la prospettiva di novanta minuti, di un momento e magari anche di una stagione intera.
Post Piacenza-Lecco: le parole di Maiolo
Direttore, sarebbe andato bene anche un pareggio, sulla carta:
«C’è da dare merito al Piacenza. Avevamo la voglia pazza di portare a casa quantomeno un pareggio, arrivavamo da tante sconfitte alcune delle quali immeritate. Mi auguro sia il ritorno del vecchio Lecco, quello d’inizio campionato che faceva un po’ di paura a tutti. I tifosi volevano in campo gente che sudasse e oggi così è stato».
Il Lecco ha imparato a difendere:
«Non è che ha imparato oggi, se corri dai fastidio a tutti. Credo che un po’ dell’impronta del mister ci sia, non si ferma mai quando è in panchina».
L’incontro con i tifosi:
«Ha voluto incontrarli e gli hanno fatto piacere alcune cose che gli sono state dette. Oggi il patron è andato negli spogliatoi e ha fatto i complimenti alla squadra: abbiamo cercato di tenere compatto lo spogliatoio nell’ultimo periodo, oggi abbiamo sciorinato una buona partita».
Una grande rivelazione, Sparandeo:
«Ha sofferto qualche mese, ha avuto dei problemini muscolari a inizio stagione. Nessuno aveva dubbi sul suo valore; è fisico, attento, non si stanca e a lui va un “grazie” particolare. Oggi tutti hanno sudato la maglia».
Post Piacenza-Lecco: le parole di De Paola
Il tecnico prende parola:
«Mi sono arrabbiato a fine primo tempo perché dobbiamo avere personalità e carattere per giocare la palla a terra. Sono contento per tutti, questa squadra può darci delle grandi soddisfazioni; li volevo ignoranti, calcisticamente parlando».
Una bella zuppa, più che un bordino:
«Si, erano troppe lo sconfitte, i ragazzi erano sotto un treno. Se questa squadra lavora a ritmo alto può fare buone partite e dare buone soddisfazioni. Arriviamo il prima possibile alla salvezza, poi ci divertiamo».
Buona partita in fase di contenimento:
«Ci abbiamo lavorato tutta la settimana sulle linee di passaggio. Tutta la fase difensiva è stata fatta bene, anche Petrovic si è sacrificato e lottato. Voglio lo stesso spirito battagliero che hanno gli altri attaccanti con noi, hanno capito che sono un ignorante buono».
Bene che il gol nasca da due dei difensori più criticati:
«Hanno avuto la cattiveria giusta, bene anche quelli che sono entrati. Sabato mattina abbiamo fatto la rifinitura e poi ho detto a Fracchiolla che avevo delle difficoltà a fare la formazione da parte di tutti. Sapete che allenatore sono, non ho problemi a cambiare; questa è la strada: lavoro, sacrificio e intensità».
Stupisce l’aver lasciato il Piacenza senza tiri in porta:
«Quando una squadra è in difficoltà non gli devi dare tante cose, ma due-tre concetti. Il 4-4-2 è lo schieramento più semplice, la fase difensiva esce meglio. La strada è questa qua, in questo momento può essere il vestito giusto, ma davanti abbiamo tre punte di livello. A me piace vedere il cambio di mentalità anche di Mastroianni: tutti possiamo avere l’aggressività, volere è potere».
Su Sparandeo:
«I giovani sono forti eh, vanno fatti i complimenti a Fracchiolla. Lui può fare anche il centrale senza problemi, viene dal Sud e ha le cicatrici. Gli avevo detto che avrebbe giocato titolare e ha fatto una grande partita. Pensate che stanno fuori Galli e Lora, giocherebbero dal primo minuto da tante parti; dobbiamo ritrovare Iocolano, ma il tempo c’è per tutti e abbiamo bisogno di tutti. Questa maglia va tenuta stretta e sudata».
Più attenzione sui piazzati avversari:
«Devo fare anche i complimenti ad Andrea Malgrati, un grande professionista. Sono venuto da solo, come sempre, ma ho trovato dei grandi professionisti con grande voglia di fare bene: è stata una sofferenza anche per loro questo periodo, adesso andiamo a fare una grande battaglia dai nostri cugini; abbiamo le cicatrici come loro».
Una vittoria particolare visto il tuo trascorso:
«Ho preso una squadra in metà classifica e l’ho portata in finale play off. Io, a differenza di altri allenatori, se vedo qualcosa che non mi va vado a via perché non ho bisogno. Non mi sono preso nessuna rivincita, sono contento soprattutto perché la mia squadra ha vinto e per la ricaduta che c’è su tutto l’ambiente».
Post Piacenza-Lecco: le parole di Battistini
Matteo, avete ritrovato fiducia:
«Era importante trovare fiducia soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. Ricercavamo la concentrazione a livello difensivo e l’abbiamo ritrovata, soffrendo e subendo pochissimo».
Un ritorno in grande stile a Piacenza:
«Quello che ho fatto qui è finito, finché avrò la maglia del Lecco penserò a questo».
La fase difensiva è quella più importante nel calcio:
«Si, assolutamente. Si lavora di squadra e oggi abbiamo subito veramente poco».
Settimane difficili per tutti:
«Le critiche fanno parte di questo sport e di questo lavoro. Non dobbiamo farci affossare, prendiamo il posi
Post Piacenza-Lecco: le parole di Celjak
Vedran, un gol trovato tirando alla cieca:
«Ho visto la giocata di Matteo e ho pensato solo a piazzarla».
Ci racconti il tuo ultimo periodo:
«Nelle ultime due-tre partite ero mancato anche individualmente. Oggi abbiamo girato la pagina e da qui ripartiamo».
Quante pizze offri a Matteo?
«Una, una… La descrizione? Matteo mi ha detto che ha visto il colore delle scarpe e basta, è andata bene».
Avete gestito meglio i momenti critici della partita:
«Personalmente mi trovo bene in tutti quei ruoli, probabilmente per le mie caratteristiche mi trovo al meglio facendo il terzino destro di una difesa a quattro ma la differenza la fa l’interpretazione».
Post Piacenza-Lecco: le parole di Scazzola
Mister, il Piacenza esce dal campo con una delle prestazioni peggiori:
«No, la partita è stata decisa da un solo episodio che ha indirizzato la partita, di questo tipo se ne vedono spesso. Ci vuole l’atteggiamento giusto, e diverso, sulle seconde palle. I due portieri non hanno fatto una partita, è chiaro che in questi casi dovrebbe finire quantomeno 0-0, ma non è stata questione di fortuna».
Questione di atteggiamento?
«Non tanto di atteggiamento. Abbiamo trovato una squadra ferita e, sulla carta, più forte di noi. Lunedì siamo stati più bravi in determinate situazioni».
Su Corbari:
«Vedremo domani, faremo gli esami sperando che non sia niente di grave. Mettere Dubickas sin da inizio ripresa? Il Lecco ha giocato con un attaccante… Non è questione di quanti ne metti, ma di come attacchi sia gli spazi che le seconde palle. Ne avevamo di attaccanti in campo, forse anche troppi».
Ti aspettavi un Lecco diverso?
«No, no. Anche con il Sudtirol ha fatto una buona partita e ha perso solamente per una palla inattiva».