Seguici

Calcio

De Paola, ancora da ex in terra straniera. Tocca al Seregno: «Queste partite si caricano da sole. La loro situazione? Si conosceva…»

Il tecnico ha allenato al “Ferruccio” durante la stagione 2011-2012, conquistando la salvezza ai play out. Troverà un ambiente rivoluzionato e messo a dura prova

Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 3 minuti

Il Lecco è pronto ad andare nel catino bollente di Seregno. Bollente per quanto, tanto, sta accadendo dentro e intorno alla squadra brianzola: a livello di tifoseria non corre buon sangue, mentre i due patron, Di Nunno ed Erba, in alcuni casi si sono vicendevolmente ammiccati. Dopo la vittoria, quantomai agognata, ottenuta a Piacenza grazie alla stoccata di Vedran Celjak, i blucelesti devono dare continuità al “Ferruccio”, che sia con un punto (bene) o con tre (meglio). In panchina ci sarà un costipato Luciano De Paola, ex della partita: nel 2011 ereditò una squadra in piena zona retrocessione, ma riuscì a traghettarla alla salvezza grazie al successo ottenuto ai play out ai danni della Colognese. Dieci anni dopo, il Pirata è alla ricerca della stagione della consacrazione anche in Serie C; traguardo da cogliere passando anche da ambienti non facili come quello brianzolo, anche se da quelle parti la squadra di casa ha ottenuto due sole vittorie, l’ultima delle quali lo scorso 28 novembre con la Giana Erminio (2-0), ultimo impegno interno.

Verso Seregno-Lecco: le parole di De Paola

Mister, più partita di calcio o più battaglia agonistica?
«Sicuramente una partita importante per entrambe le squadre. Loro vengono da un momento positivo, quello che succede all’esterno accade poco. L’importanza la sanno i ragazzi, tutti ci tengono a fare risultato».

La formazione rispetto a Piacenza:
«Ho qualche giocatore, come Battistini con il tendine, che ha dei problemini ma alla fine dovrebbe esserci. Davanti vedremo. La squadra si è allenata bene, ma fino al sabato non si sa mai chi gioca. I ragazzi sono tutti sul pezzo, la mentalità è molto aggressiva ed è quella che mi piace. Sarà sicuramente una bella battaglia».

Cinque assenti nel Seregno, ma una partita maschia:
«Determinati giocatori si caricano da soli per queste partite, chi sta in campo vuole fare sempre il massimo. L’atteggiamento non deve cambiare: troviamo una squadra che non fa grande calcio, sta soprattutto sulle seconde palle. Penso che sarà una partita molto maschia».

Non si perde a Seregno dal 1987:
«Sicuramente ci siamo toccati tutti quanti gli attributi (ride, ndr)… Sarà una partita certamente difficile, dovremo entrare in campo con piglio e mentalità giusta, la squadra è stata sempre sul pezzo».

I dubbi maggiori sono davanti?
«Dietro ha giocato un ragazzo del ’99 che ha fatto una gara importante ed è giusto dare continuità, ci credo molto a questo tipo di situazione. Mastroianni è fermo per un problema al polpaccio, il gioco è tra Iocolano, Petrovic e Ganz».

Sulla situazione del Seregno:
«Si sanno da due-tre mesi queste cose, sono uscite allo scoperto solo perché Fumagalli ha parlato alla Gazzetta. Le cose fanno rabbrividire: il calcio dev’essere divertimento e passione, non quello che è capitato; a noi non ci tocca, troveremo un ambiente abbastanza incasinato ma andremo con il piglio della squadra che deve fare risultato».

Su Iocolano:
«Simone non si discute, si ama. Ho avuto la fortuna di giocare con elementi di questo genere in Serie A, non si può mettere in discussione uno così: è un concentrato di qualità, ama questa maglia. Abbiamo fatto una bella chiacchierata: non vuole uscire mai dal campo, ma quando si fa fatica è giusto lasciare spazio ad altri».

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio