Calcio Lecco 1912 7,5: l’approccio alla gara non è un granché e la squadra va sotto, anche se in modo casuale. Il bello è che in questo momento riesce veramente tutto o quasi: sintomatico che siano andati in rete tre giocatori che a gennaio hanno rischiato la cessione.
Pissardo 6,5: timbra il cartellino anche oggi con un grande intervento nella fase nevralgica del secondo tempo. Se sembra tutto quasi facile, il merito va dato anche al portiere.
Celjak 6,5: davanti ha un Giudici ormai in stato di grazia, di conseguenza può centellinare le avanzate oltre la metà campo.
Marzorati 6,5: deve spendersi in qualche diagonale preziosa. Studia per diventare da ottico, vede tutto un tempo di gioco prima.
Battistini 6,5: l’unica imperfezione della gara porta al gol del Fiorenzuola, per il resto non si fa troppi problemi a difendere rudemente sull’amico Mastroianni.
Enrici 6: nel primo tempo è quello che va un pelo più in difficoltà degli altri, ma non c’è nessun errore sostanziale nella sua gara.
(dal 1′ st Capoferri 6: impiega un po’ a carburare contro il buon Mamona, ma poi si adegua e si fa aiutare da Vasic).
Giudici 7: propizia il gol del pareggio firmato da Ganz, poi mette a ferro e fuoco la difesa del Fiorenzuola con il meglio del repertorio. E dire che un anno fa se ne andava nell’anonimato totale o giù di lì.
(dal 39′ st Nesta sv).
Kraja 6,5: si divide equamente i compiti in regia con Masini, dal suo piede nasce il lancio del 2-1 di Buso. Sbaglia poco e non si ferma mai.
(dal 28′ st Lora 7: i primi due appoggi, come gli capita talvolta quando subentra, sono sbagliati. Poi prende in mano la situazione, apre e chiude l’azione del 3-1. La rincorsa dei compagni dopo il gol non dice tanto, ma tutto).
Masini 6,5: talvolta sbaglia la misura degli appoggi, ma la sua applicazione gli consente di fare meglio nel tentativo successivo.
Buso 7,5: la chance da titolare è strameritata a monte. Sbaglia le prime cose che fa, ma ci riprova e, infine, coglie quella perla che, almeno per ora, rappresenta il gol della stagione bluceleste.
(dall’11 Vasic 6: deve ancora entrare nei meccanismi della squadra, ma la stoffa c’è tutta: basta vedere il tocco di palla).
Nepi 6: la sua prima frazione non è semplice, ma tiene botta e nella ripresa diventa maggiormente incisivo.
Ganz 7: tocca due-palloni-due e li butta in fondo al sacco. Era dai tempi di Carlos Clay França, gennaio 2016, che un bluceleste non segnava per quattro partite di fila; allora furono 5. L’allenatore? De Paola. Ne riparliamo a Padova.
(dal 39′ st Petrovic 6,5: da una sua caparbia percussione nasce il 3-1 di Lora).
All. De Paola 7: la maturità della squadra si vede quando arriva il gol degli ospiti e quasi non se ne accorge nessuno. Ormai sembra che si sia inserito il pilota automatico, ma lui aiuta con i cambi corretti.
Fiorenzuola 5: 10′ buoni, poi tanta mollezza e qualche fiammatina qua e là. Troppo poco per una squadra reduce da 4 risultati utili consecutivi. Stornati e Mamona si salvano, Mastroianni abulico.
Battaiola 5; Fracassini 5 (dal 1′ s.t. Danovaro 6), Ferri 5, Varoli 5,5, Di Marco 5,5; Piccinini 6 (dal 19′ s.t. Currarino sv; dal 28′ s.t. Arrondini 5,5), Fiorini 6 (dal 19′ s.t. Nelli 5,5), Stronati 6,5; Mamona 6,5, Mastroianni 5,5, Sartore 5,5 (dal 1′ s.t. Zunno 5,5). All. Tabbiani 5.
Arbitro sig. Mastrodomenico di Matera 5,5: non convince più di una chiamata, perché abbocca a qualche palese esagerazione. Ci stanno, invece, le sanzioni disciplinari.