Tre punti e salvezza messa in tasca. Il Lecco batte anche la Giana Erminio e sfonda la fatidica quota dei quaranta punti quando mancano ancora dieci partite alla fine del campionato. Eppure la il pre conferenza stampa vive anche delle parole del patron Di Nunno, che in sala stampa contesta «il non gioco» a mister Luciano De Paola, che chiosa con un semplice «ho vinto due campionati di Serie B con partite così». Gioco, partita e incontro anche qui per il Pirata, che costringe il numero uno a buttarla sul Comune e la città «che non aiutano» e la quantità di spese da sostenere. A fine anno sarà addio? L’aria fa presagire questo, ma l’atmosfera interna al “Rigamonti-Ceppi” non viene guastata dalla non approvazione del patron: vittoria doveva essere e vittoria è stata, anche se con i milanesi è stato necessario soffrire più del dovuto. Sono i tre punti più sofferti della gestione De Paola, frutto di un’autogol arrivato alla metà esatta del match, e sicuramente anche quelli più immeritati: buoni segnali, in ogni caso.
Post Lecco-Giana Erminio: le parole di mister Luciano De Paola
Mister, la vittoria più difficile della tua gestione:
«La Giana palleggia bene, lo sapevamo. La sofferenza fa parte del calcio, non si può sempre vincere tenendo sotto l’avversario. Questa squadra è fatta di uomini e oggi è girata un po’ di fortuna, abbiamo anche un portiere forte che quando è impegnato para, sono quelli che fanno la differenza».
Molto maturi tranne su alcuni episodi:
«Noi siamo molto giovani e non fortunati, i ragazzi leggono sempre bene le linee di passaggio. Il Padova non sapeva nemmeno di avere un giocatore forte come Vasic… Speriamo che la favola continui, ma non dipende solo da noi».
Lecco mentalmente stanco negli ultimi 20′?
«Loro sono stati molto più bravi di noi, avevamo sempre un uomo in più in mezzo al campo. È normale quando giochi contro una squadra che non merita la classifica che ha; noi siamo stati più bravi in alcune situazioni, ma sapevamo che sarebbe più stata difficile rispetto alle gare con Triestina e Mantova».
Obiettivo salvezza raggiunto, ora…
«L’appetito vien mangiando. Noi abbiamo fuori Galli, Zambataro, Tordini, oggi anche Giudici che ci dà qualità dalla metà campo in su. Adesso abbiamo un derby, domenica, e cercheremo di andare a Renate a fare la nostra solita partita».
Post Lecco-Giana Erminio: le parole di Marco Pissardo
Marco, com’è esultare come un attaccante?
«Fa piacere dare una mano alla squadra, indubbiamente quella parata è stata importante. Anche oggi abbiamo subito poco e questo mi facilita il lavoro. È bello, non posso negarlo».
Un incubo dover fronteggiare una sola occasione:
«Più difficile oggi che a Padova, dove ho fatto tanti interventi. Nel primo tempo ho fatto qualcosa, nella ripresa ho calciato cinque volte e basta. Oggi abbiamo fatto un’ottima partita, concedendo poco, ma loro sono arrivati una volta e avrebbero potuto farci male. Questa squadra sa soffrire bene ed è intelligente, questa è stata una vittoria importantissima».
Dove volete arrivare?
«Premettiamo che la salvezza è praticamente raggiunta, non dobbiamo fare l’errore di snaturarci. Non possiamo andare a Renate a fare la partita, la nostra forza è legata all’aspettare e ripartire, abbiamo un bottino da quinto posto nell’ultimo periodo. Non dobbiamo imborghesirci, sarebbe matematico non vincerne più una; ora vogliamo arrivare il più in alto possibile, ma senza metterci un obiettivo».
Se dico Renate…
«Ce l’andremo a giocare. Indubbiamente sono più forti della Giana Erminio, ma con le grandi abbiamo sempre fatto le prove migliori. Proveremo a portare via punti, con umiltà».
Mancherà Galuppini rispetto all’andata:
«Per la categoria è un giocatore straordinario, a me ha fatto 4 gol in due partite. A loro dava tanto, privarsene è difficile ma hanno preso Cicconi, Piscopo e delle valide alternative. Sono giocatori molto fastidiosi, sono una squadra con una grande caratura a livello offensivo».
Post Lecco-Giana Erminio: le parole di Ivan Merli Sala
Ivan, si soffre a vederle da fuori:
«Tutte le partite sono complicate e questa lo dimostra, ma la squadra ha risposto nuovamente bene, la striscia di risultati è importante. Con le unghie e con i denti abbiamo portato a casa un risultato importate».
È mancata della freschezza atletica:
«Si, qualcosina è mancato nella ripresa. Nel primo tempo, invece, avremmo dovuto sfruttare qualche ripartenza in più. Questo tipo di gioco ci sta dando dei frutti importanti e bisogna andare avanti così».
Avete davanti 10 partite: cosa vi siete detti?
«Già da stasera abbiamo realizzato che siamo davanti alla seconda montagna da scalare. Fino a due mesi fa c’era grande preoccupazione, oggi abbiamo scalato la prima vetta, raggiungendo un traguardo importante, ed è merito di tutto il gruppo di lavoro. Ogni centimetro lo ritroviamo in partita, chi è stato fuori ha dato un contributo fondamentale per essere salvi oggi».
C’è una staffetta, in difesa, che sta funzionando:
«Io mi porto qualche stanchezza da domenica, abbiamo una partita competitiva. Oggi c’erano fuori tantissimi giocatori che sarebbero titolari altrove. Dobbiamo arrivare nel modo migliore possibile ai play off e poi giocarceli con una testa diversa rispetto all’anno scorso».
Post Lecco-Giana Erminio: le parole di mister Matteo Contini
Mister, altra bella prestazione:
«C’è rammarico, quello che conta per noi sono i punti e torniamo a casa a mani vuote. Il pareggio sarebbe stato più giusto, ma vanno fatti i complimenti al Lecco perchè è un’ottima squadra e un motivo c’è se sta lì. Guardiamo avanti e teniamoci stretto il secondo tempo».
Un primo tempo attendista: preparato?
«Nella nostra metà campo non siamo stati aggressivi come avremmo dovuto, ci hanno messo in difficoltà. Nella ripresa è stata tutt’altra partita, siamo andati ad aggredirli alti, senza paura e con la testa libera. Dispiace perchè abbiamo preso un gol strano».
Sulla doppia occasione di Corti:
«Non fa arrabbiare, dispiace per il ragazzo perchè ha lottato e corso. I gol si sbagliano, ho visto fare di peggio. I ragazzi hanno corso e lottato, rimanendo sempre in partita. Tante volte noi sbagliamo delle giocate semplici, ma ci sta perchè stiamo giocando ogni tre giorni. Il nostro campionato è questo, ci sarà da soffrire fino alla fine. Complimenti al Lecco che ha vinto».
Su Tremolada:
«Non stava bene, aveva qualche linea di febbre ed è rimasto a casa».