Seguici

Calcio

Si entra nella fase calda. De Paola: «Trento con nomi importanti, ma nel calcio conta correre». Blucelesti con la difesa a pezzi

Il Pirata si deve quasi inventare un reparto a causa delle assenze di Merli Sala e Marzorati: spazio a Sparandeo ed Enrici? «Occasione per mettersi in mostra»

Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 4 minuti

Vigilia di quintultima giornata. In casa Calcio Lecco 1912 si apre il rush finale della stagione, almeno quella regolare, che vedrà i blucelesti scende in campo tre volte in casa e due in trasferta. Prima delle avversarie messa nel mirino è l’ostico Trento, che, nonostante la vittoria ottenuta ai danni della Triestina al culmine di una bella rimonta, non si è tolto dalle zone calde della classifica. I gialloblù hanno paradossalmente perso forza dopo l’importante mercato di gennaio, che ha visto soprattutto l’ingaggio di Riccardo Bocalon dal Venezia; partito forte, il “Doge” ha faticato a trovare la via del gol con continuità e contestualmente è calato anche il rendimento del fin lì ottimo Pasquato. Dal canto loro i blucelesti sono alla ricerca dei punti necessari per collocarsi definitivamente in zona play off. Ne serviranno veramente pochi, ma non si può negare che sia concreta la possibilità di ottenere un piazzamento finale tra quarto e quinto posto. Per come si era mezza giusto giusto dopo Trento-Lecco, ultima gara di mister Zironelli al timone della nave bluceleste, sarebbe tanta, tantissima roba.

Cosa dicono i numeri? Come ricostruito da Lanfredo Birelli, fuori dalle mura amiche gli ospiti hanno fatto 13 punti su 36, disperdendo cinque punti tra primi e secondi tempi, anche se la gran parte dei gol (18, 56,3%) sono arrivati nel secondo tempo, particolarmente (8 su 18) nella fascia 76′-90′. Da palla inattive ne sono state confezionate 11 (42,31%). Chi produce di più? L’attacco, nettamente, con un palese 19 su 26 (73,08%), con Pasquato (6 gol) sugli scudi.

Verso Lecco-Trento, le parole di mister Luciano De Paola

Mister, problemi in difesa?
«Si, pensavamo di recuperare Marzorati ma non ci siamo riusciti e abbiamo perso anche Merli Sala per un problema alla rotula. Ci divertiamo, vediamo: sicuramente giocheranno Sparandeo ed Enrici, li abbiamo provati tutta la settimana. Sono ragazzi che avranno la possibilità di mettersi in mostra, ho fiducia in loro».

Sulla fase offensiva:
«Sicuramente Giudici è in difficoltà a livello fisico e partirà dalla partita, giocherà Vasic con Buso. Davanti devo decidere tra Petrovic e Nepi, oltre a Ganz. Vediamo, di fronte avremo una squadra molto fisica. In mezzo al campo ci siamo, dietro siamo un po’ rimaneggiati e chi ha giocato poco deve tenere su la baracca, dimostrando determinate cose. In mezzo partirò con Masini e Lora, ci dà più equilibrio e tattica».

Su Morosini:
«L’idea era partire subito con lui, ma senza Marzorati è un altro discorso e dovrò mettere un metodista meno portato ad attaccare. Lora tatticamente è più pronto».

Ancora su Battistini e Sparandeo:
«O Luca o Enrici. Al momento la coperta è corta, sicuramente l’assenza dei centrali esperti pesa, ma parliamo di giocatori del 1999 e del 2001 che possono dimostrare di essere giocatori importanti. Capoferri? Non c’è, ma lavoriamo per vincere e fare una grande partita».

Pasquato, la metà dei gol del Trento. Loro in gol solo una volta nel 2022 in trasferta:
«I numeri dicono sempre la verità, ma nelle ultime 4-5 partite cambia il modo di pensare delle squadre. Loro verranno qua per fare la partita della vita. Arrivano da un gol in fuorigioco? È la qualità degli arbitri a far discutere, del resto si lamentano tutti; del resto anche lui è uno come Nepi, che può sbagliare sottoporta. Io voglio sempre una direzione equilibrata».

Sull’attacco del Trento:
«Ne hanno tre e tutti importanti, anche Chinellato e Barbuti. Hanno una batteria importante, ma nel calcio conta correre, guardate le squadre inglesi, spagnole e tedesche. In Italia spesso si cura il palleggio e molto meno l’aggressività: se abbiamo fatto tutti questi punti, è grazie all’aver tenuto l’asticella sempre alta. Quando non siamo quelli, possiamo prenderle da tutti».

Un parere sull’eliminazione della Nazionale:
«Ho letto qualcosa detto da Sacchi e altri addetti ai lavori. In Italia il primo capro espiatorio è l’allenatore, ma se non si punta a valorizzare i nostri giocatori giovani… In Inghilterra e Olanda i 2002 fanno la Champions League, qua fanno fatica a giocare e i riempiono i settori giovanili di tanti stranieri che non danno quanto servirebbe, sacrificando i nostri ragazzi. Se non andiamo due volte ai Mondiali la stangata è forte, anche se eravamo la patria del calcio».

Verso Lecco-Trento, i convocati di mister Luciano De Paola

Sempre assenti i lungodegenti Giorgio Galli, Mattia Tordini ed Eyob Zambataro, ai quali si aggiungono i senatori Ivan Merli Sala, Lino Marzorati e a Erdis Kraja impegnato con la Nazionale albanese U21.

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio