Emozioni forti per Gian Marco Nesta. Il giovane esterno destro della Calcio Lecco 1912 ha siglato, contro il Trento, il suo primo gol in Serie C dopo quello confezionato il 27 novembre 2019 con la Ternana sul campo dell’Avellino. Era Coppa Italia di categoria, tutt’altro pezzo di cielo rispetto a quello toccato al “Rigamonti-Ceppi” sabato pomeriggio. Il classe 2000, tornato all’ombra del Resegone a titolo definitivo dopo la proficua ma altalenante esperienza del 2020/2021, ha bagnato con una splendida rete una partita che ha poi vissuto a lungo sui binari della sofferenza, dicendo in maniera chiara che i blucelesti sono una squadra matura, in grado di dar noie anche al prossimo avversario: la capolista Südtirol.
Gian Marco Nesta a “Il Blu e il Celeste”
Gian Marco, il primo gol in campionato tra i professionisti:
«Questo ha un altro sapore rispetto a quello fatto con la Ternana in Coppa Italia qualche anno fa. È il più bello, fatto con quello che non è il mio piede. Sono contento per quello e per quanto fatto dalla squadra».
Sulla partita:
«In settimana ci ho lavorato con Andrea Malgrati, mi ha detto di non intestardirmi sulla stessa giocata, consigliandomi di rientrare sul sinistro ed è andata bene. La sofferenza è stata condizionata dall’arbitro, sinceramente l’espulsione di Vasic ci ha condizionati a fare una partita di sacrificio».
Tra l’anno scorso e quest’anno si è vista una differenza a livello di costanza:
«Lo scorso anno ho iniziato benissimo e ho fatto sei assist, poi nel girone ho trovato meno spazio e mentalmente l’ho un po’ pagata. Quest’anno, invece, inizialmente ero un po’ sulle gambe: a Terni sono stato bloccato dai problemi alla schiena, poi sono arrivato con tanta voglia di mettermi in gioco».
Sulla trattativa con la FeralpiSalò:
«Sono andato in ritiro con loro, poi mi sono bloccato con la schiena ed è saltato tutto, poi sono tornato a Terni e ho proseguito con le cure. Ora sembra andare tutto bene».
Sul ruolo in campo:
«Nasco come esterno alto, poi a Terni mister Gallo mi ha adattato come terzino e ho fatto bene nella prima parte di stagione, giocandomi la conferma in Prima Squadra. Ancora devo migliorare tantissimo in fase difensiva e offensiva».
La tua può essere una carriera longeva a Lecco?
«Già l’anno scorso mi hanno trattato come un figlio sin dal primo momento, dal presidente al magazziniere. Per un giovane mai uscito da casa, che ha giocato a Roma e Terni, non è facile andare fuori; è stata veramente tanta roba, poi i compagni sono speciali, vecchi e giovani. I più esperti ci danno una mano incredibile, spronandoci a fare meglio».
Sulle parole di mister De Paola:
«Ha ragione, comunque tirare di sinistro e metterla lì… Penso non mi ricapiterà mai più, sicuro».
Sulla partita con il Südtirol:
«Dobbiamo proseguire con la spinta positiva e nel bel momento di squadra. Dovremo fare una bella partita, hanno giocatori forti in tutti i reparti: prepariamola bene e speriamo nel risultato migliore. Noi veniamo da un momento bellissimo, ogni partita dev’essere giocata con il coltello tra i denti».
Sul quinto posto:
«Pensiamo soprattutto a noi, partita per partita e quello che arriverà di più sarà tutto guadagno».
Sui consigli di Andrea Malgrati:
«Sono consapevole di dover migliorare tanto, tanto, tanto e qui ci sono tutte le condizioni per farlo perchè sono tutti preparati. Cercherò di farlo giorno dopo »
Zio Alessandro cosa dice?
«Per me dev’essere un esempio: fortunatamente ce l’ho in casa, posso richiedere a lui per qualsiasi cosa. Ci scherziamo su? Si, a volte parte la battuta ma niente di che».
Cosa migliorare sui settori giovanili, anche dopo il fallimento della Nazionale?
«La Nazionale che non va ai Mondiali ci penalizza un sacco, spero che vengano fatte le scelte che ci vengano incontro».