Vigilia di Lecco-Piacenza all’ombra del Resegone. Partita sentita, che si preannuncia intensa anche sugli spalti, ma che soprattutto mette in palio una grossa fetta delle possibilità di arrivare al quinto posto finale. Per mister Luciano De Paola è anche una sfida da ex, avendo guidato la squadra emiliana poco prima di essere approdato in Lombardia. Squadra tosta, quella biancorossa, che in trasferta ultimamente ha anche zoppicato (4 sconfitte nelle ultime 6) ma a lungo ha avuto un buon rendimento. Lunga la serie di precedenti: 43 in totale, 20 sono disputati a Lecco in sole partite di campionato e in 11 occasioni sono stati i blucelesti a prevalere, con 1 solo pareggio, 8 vittorie esterne, 52 gol segnati dalle Aquile e 21 dalla Lupa a completare il quadro. Il Piacenza è squadra sicuramente esperta, con 22 reti su 40 (55%) siglate in trasferta e che ha segnato ben 13; gol dal 76′ in avanti, ma ne ha presi 7 nella stessa fascia, 5 dei quali in pieno recupero. Come ricostruito da Lanfredo Birelli, la fascia debole è quella compresa tra il 16′ e il 30′ del primo tempo (10 gol subiti su 41).
Verso Lecco-Piacenza: le parole di mister Luciano De Paola
Mister, che strada tattica pensi di percorrere?
«Andremo avanti su questa, Marzorati non sta ancora al 100%, verrà con noi in panchina e nel caso torneremo all’antico in corso d’opera. Rientrerà Ganz, Kraja ritroverà il suo posto in mezzo al campo. La partita è importantissima, ci giochiamo tanto perché una vittoria varrebbe il quinto posto al 90%: sarebbe bellissimo e alla nostra portata».
Come si gestisce l’avvicinamento ai play off?
«Lo scorso anno questa squadra aveva giocatori più esperti come Iocolano, Bolzoni, Malgrati, Marzorati… La realtà di oggi è totalmente diversa, viviamo su entusiasmo e corsa, le cose basilari nel calcio di oggi: serve correre bene, poche squadre ci hanno messo in grande difficoltà. Questa è una partita più importante rispetto a quella di Bolzano con il Südtirol, ci dà l’opportunità di chiudere quinti».
Incrocio emozionale con il Piacenza:
«Si, subentrai a Monaco qualche anno fa prendendo una squadra in difficoltà, portata alla finale persa con il Delta Porto Tolle. So che non corre buon sangue tra i tifosi e vogliamo regalare ai nostri una bella soddisfazione, perché la squadra li rappresenta».
Loro sono reduci da una vittoria rocambolesca:
«C’è da correre, loro hanno vinto molte partite durante gli ultimi minuti perché hanno carattere e personalità. A gennaio si sono rafforzati molto. I numeri dicono che dobbiamo stare attenti soprattutto all’ultimo quarto d’ora».
Sul possibile recupero di Capoferri:
«Non è recuperato, forse rientrerà per il Seregno. Da lunedì, invece, tornerà Tordini, mentre tra due settimane riavremo Zambataro. Stiamo recuperando i pezzi forti, anche se chi ha giocato al loro posto ha fatto benissimo. Non ci sono allenatori forti senza giocatori validi e società con tanti soldi… Vale per Guardiola come per me: abbiamo giocatori forti, il resto lo troviamo».
Loro con tanti assenti:
«Quando metti una pezza a gennaio a volte ti va bene, come successo a noi, a volte va meno bene. Io sono molto contento del lavoro fatto dal direttore».
Verso Lecco-Piacenza: i convocati di mister Luciano De Paola
Rientrano, seppur non meglio, Ivan Merli Sala e Lino Marzorati, oltre ad Aljosa Vasic e Luca Sparandeo, squalificati a Bolzano. Non convocato Antonio Reda, sempre assenti i lungodegenti Giorgio Galli, Eyob Zambataro e Mattia Tordini, dato per rientrante la prossima settimana.




















