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Cancellare il Grosseto

Dati alla mano, i blucelesti giocheranno da favoriti con la Pro Patria, giunta agli spareggi promozione dopo un ottimo rush finale. Il confronto tra le due rivali

La desolazione del Lecco dopo la scoppola con il Grosseto BONACINA/LCN SPORT
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L’ultima istantanea dei play off sono le lacrime di Simone Iocolano e Matteo Marotta. Due che oggi il bluceleste non lo vestono più, ma che tirarono la carretta per tutta la stagione e probabilmente rovesciarono fuori così tutta la delusione dopo la conclusione di tre mesi da agonia: 1-4 servito dal Grosseto, valida e leggera formazione che sbancò il “Rigamonti-Ceppi” con quasi irrisoria facilità nonostante il momentaneo 1-1 firmato proprio da Iocolano. Ecco, sarebbe interessante parlarne con Erdis Kraja di come si è evoluta la storia nel giro di un anno: allora nelle file toscane, oggi il centrocampista è tra i pupilli di mister Luciano De Paola e sta sul fronte dove ci sono più pressioni. Non sembra essere un caso che dopo aver pubblicamente alzato l’asticella, fissandola al quinto posto della classifica, il livello generale delle prestazioni sia un po’ sceso e si siano moltiplicati gli errori individuali. Ad aprile il Lecco non ha mai vinto: ottimo pareggio a Bolzano, poi 1 punto in tre uscite con avversari alla portata come Pro Sesto, Piacenza e Seregno, per un totale di 2 lunghezze, 3 gol fatti e 5 gol subiti, con la porta inviolata che manca dal 6 marzo (Lecco 3-0 Pergolettese).

Niente disfattismo, ma numeri che confermano un fattore: con un parco over così ristretto, i blucelesti sono andati per vario tempo oltre le aspettative e le reali possibilità, tenendo un ritmo da terza della classe soprattutto grazie a una condizione fisica straripante e alla prolificità di Simone Andrea Ganz sottoporta, tanto che il bomber di scuola Milan è stato a lungo tra centravanti professionisti più prolifici d’Europa nel 2022. Fate voi.

Il confronto tra Lecco e Pro Patria

Capitolo campionato chiuso, ora parliamo dei play off. Gli spareggi promozione sono tutt’altra storia, tant’è vero che giusto poco meno di un anno fa l’Albinoleffe, settimo in classifica al termine della stagione regolare, fu in grado di portare l’Alessandria a soffrire fino al 118′ di una splendida semifinale. Durante i due incontri già disputati in stagione, il Lecco ha saputo rompere una maledizione che con la Pro Patria andava avanti da qualcosa come dodici anni: 3-0 firmato Masini, Giudici e Kraja a fine settembre, 1-1 con le griffe di Ganz e Ferri nel ritorno dello stadio “Speroni”. I bustocchi hanno salvato la propria stagione dopo il cambio di guida tecnica tra Luca Prina e il suo ex vice Massimo Sala, 6 presenze in bluceleste nel 2001, avvenuto a inizio marzo: 9 partite, 5 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte, con aggancio alla zona play off guadagnato alla penultima giornata. Al “Rigamonti-Ceppi” mancherà certamente la colonna Giovanni Fietta in mezzo al campo, ma anche bomber Alessandro Piu, 9 gol e 1 assist in 31 presenze, è segnalato in condizioni precarie.

Il Lecco avrà i favori del pronostico, di rado una condizione che ha favorito la nascita di prestazioni tambureggianti, oltre che la possibilità di migliorare il risultato della stagione 2020/2021, ma dovrà fare i conti con una situazione non proprio ideale sulle fasce laterali viste le sicure assenze di Giudici e Nesta. Poi, chiunque arrivi, i blucelesti tornerebbero a giocare nelle vesti di underdog, di sfavoriti, il terreno di caccia preferito per la squadra di mister Luciano De Paola e quello che ha storicamente tirato fuori il meglio anche dal tifo lecchese.

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