Da qui a venerdì, domenica al massimo. Sono iniziati i giorni chiave per conoscere il futuro della Calcio Lecco 1912, che potrebbe rimanere nelle mani della proprietà Di Nunno oppure passare in altre dopo cinque anni passati tra Serie D e Serie C. Il d-day sarà quello del 3 giugno: se arriverà l’offerta giusta, ecco che si chiuderà l’avventura degli imprenditori di Cormano alla guida della società bluceleste, in caso contrario inizierà l’allestimento della rosa che affronterà la stagione 2022/2023, dichiaratamente votata anche al contenimento dei costi. Di fronte all’attuale proprietà c’è un fondo argentina che da settimane ha svolto la due diligence sui conti della società bluceleste, che ha inviato un ex giocatore di Serie A, italiano in questo caso, come intermediario al “Rigamonti-Ceppi” e ha imposto una condizione: o tutto o niente, nel senso che la famiglia Di Nunno non proseguirebbe la propria avventura con una partecipazione di minoranza.
Il piano “B”: poteri a Gino Di Nunno
Contatti con la contabilità presi anche dagli intermediari del potenziale acquirente italoaustraliano e che, a sua volta, avrà ancora qualche giorno per formulare una proposta economica: la cifra richiesta dall’attuale proprietà si aggira intorno ai due milioni di euro trattabili. Altrimenti si andrà avanti con l’Elettronica Videogames, con il vicepresidente Gino Di Nunno pronto ad aumentare sensibilmente il proprio carico decisionale all’interno delle stanze di Cormano e via Don Pozzi, dov’è stato avvistato proprio nel periodo in cui si venne a sapere dell’arrivo dell’intermediario di cui sopra. Il numero due è stimolato dall’idea di mettersi in prima fila dopo anni dedicati principalmente al Settore giovanile, ma in questa fase è stato costretto a prendere tempo con tutti coloro che hanno avanzato delle proposte tecniche di vario genere: più di qualcosa bolle in pentola e, finalmente, la lunga attesa sta per finire.