A Lecco le nubi si sono diradate e l’estate è definitivamente scoppiata. Qualche residua nuvola è rimasta ancora sopra il “Rigamonti-Ceppi”, invece, dove il rischio non iscrizione pare essere stato scongiurato, con tanto di non decisiva documentazione infrastrutturale presentata entro il termine del 15 giugno, ma dove si continua ad accumulare ritardo rispetto a quelle che saranno le dirette concorrenti. Difatti l’impasse prosegue e non sembra che sarà risolta nel giro di pochi giorni: l’unica operazione imbastita e lì pronta da definire, quella relativa al ritorno di mister Alessio Tacchinardi, è stata messa in stand by dopo la visita sostenuta dal tecnico una decina di giorni fa. E non c’è notizia di altre strade battute dalla dirigenza per quanto riguarda la prossima guida tecnica: la proprietà Di Nunno punta a ridurre notevolmente i costi, come già fatto nel corso delle scorse annate, e il profilo dell’ex Pergolettese è, a loro giudizio, quello che ha le caratteristiche in linea con il pensiero tecnico-economico.
Quale mercato?
E anche in ottica calciomercato non si muove una foglia. Non verso Lecco, quantomeno: l’ingaggio del portiere Marco Pissardo era stato bollato come “troppo pesante” già svariato tempo fa, di conseguenza non fanno stupore le voci relative al prossimo trasferimento, previa rescissione i blucelesti, in direzione Novara. Stipendio troppo pesante anche quello di Simone Andrea Ganz, coperto per la gran parte dall’Ascoli durante la scorsa stagione, ma pure quello di Vedran Celjak sarebbe seriamente nel mirino nell’ottica di abbattimento delle spese: in bluceleste da due stagioni, anche il poliedrico difensore croato potrebbe anche aver terminato il proprio percorso all’ombra del Resegone. Del resto il clima d’incertezza che si respira da queste parti non aiuta e non aiuterà l’ingaggio di i giocatori di spessore, soprattutto quando mancano ancora due settimane all’inizio della sessione estiva di calciomercato. Un calciomercato in entrata, oggi, che appare più che altro una chimera.