L’angolo più chiacchierato di Lecco, sportivamente parlando, torna a dar voce ai tifosi. Poche settimane dopo la “guerra degli striscioni”, un nuovo lenzuolo è stato appeso di fronte al “Rigamonti-Ceppi”, tempio del calcio lecchese e casa della Calcio Lecco 1912: questa volta il destinatario è Daniele Bizzozero, tornato ad affacciarsi con una certa costanza all’interno degli affari blucelesti. Vale per la questione Arrigoni e per quella Maniero, ma non solo, profili che hanno comunque incontrato il gradimento della proprietà Di Nunno, che l’ha incaricato come consulente di mercato. Collaborazione che non piace al gruppo ultras “UnoNoveUnoDue”, firmatario della missiva: «Bizzozero, noi non dimentichiamo. A Lecco non ti vogliamo!!», si legge sullo striscione appeso sull’inferriata del parco Belgiojoso. E giusto negli ultimi tempi sono tornate a vedersi le vecchie scritte lasciate sul muro dello stadio nel maggio del 2016, all’inizio della caduta del Lecco verso il fallimento. Come prevedibile, in queste ultime settimane la discussione sulla figura dell’ex presidente ha spaccato in due la tifoseria lecchese, fino alla presa di posizione di sabato mattina.
Bizzozero e il ritorno a Lecco
La presenza dell’ex patron, in sella dal 2014 al 2016 prima d’incappare nei noti guai economici e giudiziari che condizionarono anche la storia del Lecco fino al fallimento decretato a dicembre 2016 per l’antica querelle Mancinelli, era stata resa nota anche durante le passate settimane. Del resto il filo si è riallacciato ormai da qualche mese, considerato che si è visto spesso dalle parti di via Don Pozzi nel corso degli ultimi mesi: più volte si è palesato in Tribuna centrale, inoltre si era recato anche allo stadio “Druso” di Bolzano per assistere a Südtirol-Lecco. Fu il patron Paolo Leonardo Di Nunno, poche settimane dopo, a rivelare come Bizzozero si fosse detto disposto a presentargli degli imprenditori interessati a rilevare la società bluceleste: cosa avvenuta con Marco Foglia, patron della Tritium, ma come ben sappiamo il discorso non ha mai preso veramente quota. Bizzozero ha fatto anche da intermediario durante l’ipotesi di trattativa per provare a portare mister Aimo Diana, che ebbe a Trento come giocatore, in bluceleste, anche in quel caso discorso mai diventato realmente concretizzabile. Insomma, aldilà della distanza che la società ha sempre cercato di mettere tra sé e l’ex patron, criticandone le dichiarazioni rilasciate nel corso degli ultimi anni, la strada del dialogo non è stata sbarrata in maniera definitiva.