Lanerossi Vicenza-Lecco è un incrocio che manca dal 28 ottobre 1981. E, tra l’altro, non è che il precedente sia di quelli da ricordare: 7-1 servito sul tavolo dai biancorossi, firmato Medaglia (tripletta), Dal Prà (doppietta), Del Neri, Sberveglieri e, dal lato bluceleste, Garofano. Erano la gara d’andata delle qualificazioni ai sedicesimi di Coppa Italia di Serie C (1-3 al ritorno), un altro calcio e un altro mondo, come si dice sempre in questi casi. Domani mister Alessio Tacchinardi e la sua squadra avranno di fronte un compito certamente arduo, ovvero quello di andare a scalfire ulteriormente le certezze di una fuoriserie per la categoria, che qualche pecca l’ha mostrata: 7 gol fatti in due uscite – 6 solo con la Pro Sesto -, 3 subiti e la sconfitta nel derby con il Padova che sicuramente non avrà aiutato. Del resto una retrocessione dolorosa, con tanto di riammissione sfumata nonostante le certezze iniziali, lascia qualche scoria, a maggior ragione in un ambiente che vive a pane e calcio come quello biancorosso. Il Lecco, dal canto suo, deve gestire qualche scambio di battute tra il patron Di Nunno e lo stesso Tacchinardi: nella canonica conferenza stampa prepartita l’allenatore ha risposto alle frecciatine che l’amministratore delegato bluceleste ha lanciato dopo la solida prestazione con la Pergolettese (2-0). «Patti chiari e amicizia lunga», è sembrato dire il tecnico cremasco: le Aquile oggi non fanno la stessa corsa del Vicenza, vada come vada il match del “Menti”. Ci siamo già passati un anno fa dopo la roboante vittoria con il Padova.
Verso Lecco-Pergolettese, le parole di mister Alessio Tacchinardi
Mister, il presidente si aspetta una risposta prematura a Vicenza:
«Ho sentito le dichiarazioni del post partita e credo che se si vuole costruire qualcosa di buono bisogna avere un equilibrio importante, che si ha anche a Vicenza con una squadra da 100 gol a campionato. Se dovesse andare male là, non si può pensare di distruggere quanto fatto finora. Lui mette i soldi e comanda, ma sempre con il fondamentale rispetto dei ruoli. Fino a 20 giorni fa facevamo fatica a vincere con una squadra di Eccellenza, davanti a noi abbiamo una strada lunga, lunga, lunga e la gara di domani non deve cambiare il nostro percorso. Tutti devono tenere le orecchie molto basse, lavorando con enorme umiltà. Battistini, Maldonado ed Eusepi hanno fatto la prima partita insieme, va ricordato. Se domani ci sarà da mettere il pullman, lo farò: se al presidente sta bene Alessio Tacchinardi ok, altrimenti ci sono tanti allenatori liberi… Ho letto che il gioco di sabato non è piaciuto, ma non sono d’accordo. Nei giorni precedenti ho ascoltato il presidente per quattro ore: è super piacevole, carismatico e piacevole, ma diciamo che dopo e durante le partite ha altre caratteristiche. Anche voi, se volete bene al Lecco, non dovete pungolarlo su ogni cosa: se arrivano bombe di qua e di là, non lavoriamo bene. Se poi vogliamo stare nel casino, metto l’elmetto e mi schiero in prima fila. Spero che non sia la partita di Vicenza a generare un terremoto: mi sto ammazzando da un mese e mezzo per questa società per fare il meglio».
Il Vicenza ha inserito poco, ma bene:
«Ferrari e Rolfini davanti, ma anche Scarsella… È una corazzata, i soldi sono stati messi sul piatto e i giocatori sono pesanti. Per me vinceranno il campionato, ma non vuol dire che non si possano portare via dei punti perché si parte sempre da zero a zero. Valutiamo oggi chi sta bene e chi meno, anche perché poi ci aspetta un’altra partita con la Pro Sesto».
Preferivi una squadra non ferita a Padova?
«Conosco bene il loro allenatore Fiorenzo Baldini, l’ho sentito anche di recente per avere informazioni su Maldonado (allenato a Catania, ndr). Ci sarà passione e avranno grande voglia di batterci, ma questo sarà stimolante per noi: andremo là per provare a vincere, ma non sarà in ogni caso l’ultima partita della storia».
Sulla possibile formazione titolare:
«Ho enormi dubbi, sono sincero, a parte che sul tema del modulo. Non so se Battistini sarà della gara dall’inizio, idem Maldonado ed Eusepi: vediamo, c’è ancora un po’ di tempo per prepararla e valuteremo il discorso dei singoli. Chi entra mi piace molto e mi dà garanzie, vediamo domani. Noi dobbiamo salvarci il prima possibile, solo 15-20 giorni si faceva fatica a battere una squadra di Eccellenza. Io voglio vincere le partite, di giocare bene e perdere non m’interessa».
Verso Lecco-Pergolettese, i convocati di Tacchinardi
Torna in lista Riccardo Melgrati dopo il lutto famigliare che l’ha colpito nel corso della passata settimana, sempre assente Carlo Ilari per infortunio, mentre Ermes Purro non è stato chiamato per scelta tecnica. 26 gli elementi chiamati da Tacchinardi: almeno uno di loro, credibilmente uno dei quattro portieri, andrà in tribuna.