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Era Foschi all’inizio, ma manca ancora l’annuncio. Lo strascico dell’addio di Tacchinardi

Ancora una volta è stato il patron a intervenire a gamba tesa sull’allenatore, cacciato dopo una brutta sconfitta con la Pro Sesto. Ora si attende l’annuncio del sostituto

Alessio Tacchinardi BONACINA/LCN SPORT
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C’è poco da girarci intorno. L’esonero di Tacchinardi ha un solo papà e questo è Paolo Leonardo Di Nunno. Secondo il patron bluceleste, infatti, il tecnico aveva ormai perso il polso della situazione e la sconfitta interna con la Pro Sesto (0-2). Una percezione che fa a cazzotti con lo strascico della sua decisione, che tra l’altro non sarebbe stata sposata dal presidente Cristian Paolo e dal vicepresidente Gino, entrambi figli dell’amministratore delegato: secondo le indiscrezioni, infatti, la stessa squadra avrebbe fatto capire a chiare lettere di non aver per nulla gradito la decisione del proprietario, che intanto ha dato l’incarico in mano a mister Luciano Foschi. Domenica mattina si sono tenute la prima riunione tecnica e la prima seduta d’allenamento allo stadio “Rigamonti-Ceppi”, seguite dal diggì Angelo Maiolo e dal collaboratore tecnico Davide Tessaro, a loro volta presi alla sprovvista dal repentino cambio di rotta.

Ma come si è materializzato? Già intorno alle 21 di sabato il nuovo allenatore si sarebbe messo in contatto con Andrea Malgrati, suo giocatore a Renate qualche anno fa (2016-2017), quindi veramente pochi minuti dopo una conferenza stampa andata via senza particolari preoccupazioni. Proprio in quei momenti, invece, Di Nunno stava trasformando la propria rabbia in atti concreti: intorno alle 22 è arrivato il comunicato ufficiale della società, non troppi minuti dopo si è iniziato a delineare il nome del sostituto di Tacchinardi, anche se mancano i crismi dell’ufficialità. A Lecco non un passaggio da niente, visto il caso De Paola nel 2017: comunicato emesso, quattro giorni di lavoro al “Rio Torto” di Valmadrera tra lunedì e giovedì, la rinuncia all’incarico nella mattinata di venerdì. Foschi, di fatto, ha iniziato ad allenare senza aver firmato un contratto.

E neanche in città le modalità utilizzate sono state prese bene. Ancora una volta, infatti, la decisione è passata come un puro colpo di testa, più che un atto ragionato: tanta pancia, poca razionalità. E sicuramente qualcuno dall’esterno ha soffiato sui carboni ardenti, anche perché la situazione aveva incominciato a diventare scottante dopo il batti e ribatti tra Di Nunno e Tacchinardi andato in scena tra sabato e lunedì. E che al patron non piaccia ricevere risposte piccate, peraltro sulla pubblica piazza, è cosa arcinota.

https://www.leccochannelnews.it/2022/09/18/calcio-lecco-tacchinardi-foschi-dinunno/
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