Il Lecco cede il passo alla Juventus Next Gen ed esce subito dalla Coppa Italia di Serie C. Esattamente come avvenuto un anno fa, infatti, i blucelesti perdono al Primo Turno e abbandonano anzitempo la competizione: al “Rigamonti-Ceppi” passa la seconda squadra bianconera (1-3), in campo con un po’ di seconde linee ma anche con giovani che, a vederli così, danno l’idea di poter avere un avvenire importante. Mister Luciano Foschi può guardare con un po’ di fiducia alla prestazione tecnico-tattica offerta dai suoi ragazzi, imperfetti e sfortunati in fase difensiva, ma anche propositivi e in grado di creare parecchio sull’altro fronte del campo. Poi gli episodi e l’elevato tasso tecnico degli avversari hanno scavato il solco. Domenica, con il Sangiuliano, sarà però fondamentale tornare a fare risultato visto l’ottobre di fuoco che troveranno sulla strada i blucelesti.
Post Lecco-Juventus NG: l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, ti sei arrabbiato molto:
«Si, perchè credo che i direttori di gara debbano essere più attenti e svegli. Se devo fare un cambio a 5′ dalla fine per dei crampi e prendo gol per quello, mi arrabbio: gliel’ho anche detto, anche se non toglie merito al ragazzo della Juve. Spero siano più attenti e celeri. Ai ragazzi faccio i complimenti per la prestazione perchè abbiamo delle certezze in più: abbiamo creato diverse occasioni e concesso qualcosa, ma a una squadra potenzialmente molto forte con ragazzi che rivedremo in Serie A e Champions League. Dobbiamo credere maggiormente nelle nostre possibilità, ma ci deve credere».
Sul 4-4-2:
«No, siamo andati avanti con il 3-5-2 ma con caratteristiche diverse anche se la sensazione è stata diversa. Chiamiamolo asimmetrico, va di moda: chiaro che non posso chiedere a Scapuzzi di fare determinate cose da quinto di destra. Penso che abbiamo fatto molto bene le scalate, dobbiamo diventare più bravo a concretizzare ciò che riusciamo a creare senza farci prendere dal nervosismo, mister in primis».
Sangalli dopo il gol:
«Avevo chiesto ai ragazzi di farmi vedere quanti giocatori ha questa rosa. Oggi, ripeto, sono contento e mi dispiace per l’uscita dalla Coppa perché qualcuno continuerà a trovare meno spazio. Mattia, Maldini, Stanga, Pecorini, Scapuzzi… Chi ha giocato poco, prima e con me, mi dà una serenità in più: se devo far giocare Sangalli so di non dover essere preoccupato. Vale per lui e per altri: questa partita ci è servita tanto sotto questo aspetto, la domenica sapremo di poter incidere anche con i cambi».
Sulla panchina molto corta:
«Erano acciaccati, stamattina hanno fatto un allenamentino o semplicemente delle cure. Galli era programmato per un’ora, Ilari per la restante mezz’ora, gli altri cambi li abbiamo cercati per provare a recuperare la partita anche se, purtroppo, ci è andata male. Mi dispiace molto per essere uscito, ci lecchiamo qualche ferita ma l’arrabbiatura cerchiamo di portarcela sabato. Pinzauti? Era da buttare fuori tanto quello della Juve che ha fatto fallo di reazione. Su questo episodi bisogna essere attenti, sul rigore non dato a Buso ci sta l’errore».
Post Lecco-Juventus NG: l’intervista di Mattia Sangalli
Mattia, com’è esordire contro coeatanei di altissima qualità?
«Sensazioni positive ma anche negative, nel calcio conta il risultato e abbiamo perso. Ci rimane la buona prestazione. Personalmente sono contento per questa mia prima partita».
Episodi decisivi:
«Si, sul secondo gol c’è stato un errore nel passaggio a Stanga, poi c’è stata anche della sfortuna. Ho cercato di rimediare a quell’errore riaprendo la partita».
Prima e dopo il gol:
«Ho cercato di fare la mia partita e giocare tranquillo, non giocavo da tanto. Sto bene da un po’ di settimane, quando il mister mi dà la possibilità io devo creargli delle difficoltà».
Stimolato dalla concorrenza a centrocampo?
«Giocare con gente forte ti aiuta a crescere, mi è capitato anche all’Inter quando mi allenavo con i più grandi. Cercherò di ritagliarmi il mio spazio».