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Foschi e le risposte dalle seconde linee. Ora il Sangiuliano per tornare a fare sul serissimo

Il tecnico bluceleste ha tenuto fede alle proprie dichiarazioni del prepartita, stravolgendo l’undici iniziali. Le risposte sono state parzialmente positive: l’analisi

Mattia Sangalli BONACINA/LCN SPORT
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L’avventura del Lecco in Coppa Italia di Serie C è durata lo spazio di novantasei minuti, momento più e momento meno. I blucelesti hanno perso al debutto con la Juventus Next Gen per 1-3 e mister Luciano Foschi ha dato seguito alle parole proferite durante la conferenza stampa prepartita. Spazio per le seconde linee doveva essere e spazio per le seconde linee è stato: il tecnico di Albano Laziale ha giudicato positivamente la prova sciorinata dalla sua squadra, ma chiaramente il risultato finale non può lasciare soddisfatti e dev’essere tenuto ben presente. Certo, la seconda squadra bianconera ha segnato i primi due gol capitalizzando una buona dose di fortuna, ma c’è anche da dire che la compagine guidata da Massimo Brambilla, totem del calcio giovanile alla ricerca di conferme anche tra i grandi, ha spesso dato l’idea di aver giochicchiato, gestendo i tempi di gioco per poi cercare le imbucate verso Da Graca, oltre alla spinta dei positivi Sekulov e Iling, quest’ultimo nettamente il migliore in campo nel corso della serata. Applausi dalla Curva Nord per Simone Iocolano, che da queste parti è stato un profeta prima di essere ceduto nel corso dell’ultimo calciomercato invernale.

Per quanto riguarda i blucelesti, concordiamo sul fatto che la prova è stata volitiva e dal quantitativo di occasioni create tutt’altro che scarno. C’è anche un rigore solare non assegnato per un netto atterramento di Buso che avrebbe potuto riportare la gara in parità. Ma d’altro canto si è percepita nettamente l’assenza di Eusepi e Pinzauti là davanti, anche se il secondo è entrato giusto giusto per lo spazio di pochi minuti salvo farsi espellere ingenuamente. In mezzo al campo la verve di Sangalli è stata apprezzabile anche al di là del gol, ma l’errore tecnico commesso in occasione del raddoppio bianconero ha il suo notevole peso. Minuti importanti per Galli e Ilari, mentre Girelli sembra essere soprattutto una carta da giocarsi in corso d’opera. Da rivedere il reparto difensivo, che quasi mai è riuscito a giocare d’anticipo al cospetto della Juve: oggi soprattutto Battistini e Celjak sembrano essere di un livello superiore, mentre Rossi ha confermato di potersela giocare con Enrici per una maglia da titolare.

Domenica, comunque, si tornerà a fare sul serissimo con il Sangiuliano, compagine ambiziosa che staziona nei piani alti della classifica e sta confermando di aver condotto un mercato lussuoso. Ma il “Rigamonti-Ceppi” è il posto giusto per combinare degli scherzetti.

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