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Lecco, il Sangiuliano apre un trittico tosto. Uscirne a testa alta sarà vitale

I blucelesti ricevono i lanciatissimi gialloverdi, che stanno capitalizzando tutte le scelte fatte in chiave di mercato. Le Aquile dovranno gestire le difficoltà che potrebbero presentarsi nei prossimi dieci giorni

Blucelesti delusi dopo la fine della gara con la Juve BONACINA/LCN SPORT
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Vigilia di Lecco-Sangiuliano. I blucelesti guidati da mister Luciano Foschi hanno di fronte il primo scontro con una compagine d’alta quota, visto che Vicenza-Lecco era stata cosa di mister Alessio Tacchinardi. E sarà un primo impegno che aprirà un trittico da brividi, sotto un certo punto di vista: le Aquile, nel giro di soli dieci giorni, riceveranno la quarta forza del girone A di Serie C, poi andranno in casa del Novara attualmente capolista, infine saranno nuovamente di scena al “Rigamonti-Ceppi” contro la Juventus Next Gen, che giusto pochi giorni fa ha dimostrato di valere ben più dei soli cinque punti messi insieme in altrettante uscite. Guardiamo anche due passi più in là: superati questi tre scogli la squadra lecchese se la vedrà con Arzignano Valchiampo e Trento, la prima compagine neopromossa che si sta mettendo in luce per solidità e rendimento, la seconda, guidata dall’oggionese Lorenzo D’Anna, che al contrario sta vivendo l’onda lunga dell’ultimo girone di ritorno vissuto in apnea. E quelli saranno punti pesantissimi in ottica salvezza.

Ecco perchè sarà fondamentale la gestione dei prossimi 270′. E proprio la gestione emotiva è stata uno dei talloni d’Achille non tanto di questa stagione, ma degli ultimi sei anni. Un tasto su cui abbiamo battuto costantemente, anche appena dopo l’ufficializzazione delle rescissioni operate a maggio con Domenico Fracchiolla e Luciano De Paola. A mister Luciano Foschi oggi è affidato il compito di tenere la barra dritta e le teste alte, dato che in arrivo potrebbero esserci le prime increspature su un mare che fino a questo momento è stato tutto sommato tranquillo durante il breve periodo vissuto all’ombra del Resegone. Quella con il Sangiuliano, tra l’altro, sarà l’ultima gara della Prima squadra al “Rigamonti-Ceppi” prima che sopraggiunga il taglio del traguardo dei cent’anni, che dà ulteriore prestigio a quello che tutti noi chiamiamo Tempio.

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