Il Lecco si ritrova di fronte una delle compagini più attrezzate del girone. Il neopromosso Sangiuliano non ha badato particolarmente a spese durante l’estate, ristrutturando quasi completamente la rosa e pescando si dei nomi importanti dalla Serie C e anche dalla Serie B, ma non disdegnando la ricerca dei talenti in Serie D. Non a caso il più in palla è quell’Anastasia che ha girovagato parecchi anni in quarta serie e ora sembra aver messo tutto al posto giusto per potersi affermare anche al piano superiore. I blucelesti di mister Luciano Foschi, invece, sono reduci dalla sconfitta interna patita con la Juventus Next Gen, che tornerà a queste latitudini tra una decina di giorni, e aprono un trittico di gare ardue, visto che in mezzo ai due match appena citati ci sarà quello con il Novara oggi capolista. Un bel banco di prova per il tecnico di Albano Laziale dopo i quattro punti conquistati nel corso delle prime due uscite con Mantova e Albinoleffe, una prima assoluta contro una squadra che ha scalato tutte le categorie dilettantistiche nel giro di pochissimi anni.
Articolo in aggiornamento con i convocati.
Verso Lecco-Sangiuliano: l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, hai visto il Sangiuliano? A Crema il terzo gol è stato notevole:
«Troviamo una squadra molto valida, che sta dimostrando di voler essere protagonista in questo campionato. Il calcio è bello da vedere e offensivo, va dato merito a chi lo sta proponendo. Sappiamo chi andiamo a incontrare, la partita sarà difficile: gli avversari si dovranno guadagnare tutto e noi dovremo giocarci tutte le nostre chance per puntare al massimo risultato. Non dobbiamo mai mollare, è la mentalità che sto facendo passare in allenamento».
Quali sono le qualità migliori di questo Lecco?
«Ancora dobbiamo capirle fino in fondo, inizialmente abbiamo lavorato su testa e compattezza. Proseguiamo su questi aspetti, più siamo compatti e più diamo fastidio agli avversari: dobbiamo essere pratici, pian piano arriveremo a essere anche belli se possibile. Questo campionato non è bello, ma pratico, poi ci sono squadre che sanno esprimere gran calcio: c’è da lottare su ogni pallone con intensità e attenzione».
Come stanno gli acciaccati?
«Ne recuperiamo qualcuno, Lepore sarà fuori per infortunio mentre Longo sarà della gara, Purro lo stiamo reinserendo e Zambataro lo avremo. Siamo quasi al completo».
Il Sangiuliano è tra le squadre più prolifiche della Serie C:
«Noi dobbiamo essere organizzati per fermarli, noi abbiamo i vari Eusepi, Mangni, Giudici e altri giocatori importanti. Loro vogliono essere protagonisti in questa categoria, che siano forti anche nei singoli penso sia evidente ma penso che la nostra organizzazione debba essere in grado di mettergli un freno. Noi stiamo qua e prepariamo una partita, loro stanno di là e fanno altrettanto: se si trova un avversario più forte non gliela si dà vinta a prescindere, ci si rimbocca le maniche. Non la darei vinta neanche al Milan, tanto per dire: non ho paura di nessuno, chi lo fa non può giocare a calcio».
Sulla collocazione degli under e Melgrati:
«La partita di mercoledì mi ha fatto capire che posso contare su under mai visti come Stanga e Sangalli, ma anche Buso e Rossi che hanno già fatto minuti. Ne abbiamo tanti di giovani, senza escludere il fatto che posso far giocare Stucchi per fare minutaggio con il portiere: perchè no? La scelta è ampia. Le società di Serie C devono pensare a questa soluzione, noi possiamo anche farne giocare 4 o 5: sceglierà gli undici migliori».
Su Galli:
«Ha fatto un’ora mercoledì e poi è uscito per crampi. Il processo di crescita va avanti partita dopo partita: sappiamo che domani potrebbe avere sessanta minuti oppure potrebbe essere un cambio importante a partita iniziata. Nel giro di due-tre settimane avrà i novanta minuti: di fatto sono quasi due anni che non gioca».
Su Eusepi e Pinzauti:
«Sulla questione di Lorenzo c’è anche una società che decide, lo spogliatoio non si costruisce solo dentro le partite. Se succedesse in campionato arriverebbe una sanzione più importante probabilmente. Umberto deve cercare la prestazione, il gol arriverà: guardate Inglese del Parma, non ha fatto gol per due anni, poi si è sbloccato per una sbattutagli addosso e ora segna da quattro partite di fila. Vai a capire… Questa situazione l’ho vissuta anche sulla mia pelle. L’attaccante vive di attimi, noi dobbiamo aiutarli e ci stiamo lavorando tanto, mercoledì abbiamo avuto molte più occasioni».