Il Lecco torna al “Rigamonti-Ceppi” e questa volta si prende lo scalpo di una delle formazioni più in palla del girone. I blucelesti battono il Sangiuliano (2-0) con una prova alle soglie della perfezione per compattezza e attenzione, le armi giuste per avere a che fare con una compagine in viaggio sull’onda lunga dell’entusiasmo. Prima Doudou Mangni con un bel colpo di tacco, poi Umberto Eusepi con un colpo da biliardo dal limite dell’area: il successo delle Aquile sulla compagine milanese è strameritato e, tra le altre cose, permette al gruppo guidato da mister Luciano Foschi d’issarsi in piena zona play out, addirittura a soli tre punti dal Novara capolista: sarà la prossima avversaria, domenica prossima allo stadio “Piola”. Intanto anche davanti ai microfoni si registra il buonumore dei blucelesti.
Lecco-Sangiuliano: l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, avreste potuto far gol anche prima:
«Nel primo tempo abbiamo sofferto quando c’era da soffrire. Sapevamo delle loro capacità nel palleggio e di dover stare attenti, compatti, consci di poter far male con le caratteristiche dei nostri giocatori. Mi sento di fare i complimenti a tutti i ragazzi, che hanno lavorato con attenzione per tutta la settimana: siamo stati squadra, compatta e unita. Complimenti anche al mio staff per la condizione che ha la squadra. Il centrocampo? Nel primo tempo abbiamo sbagliato tanto, Maldonado e Lakti hanno giocato con sacrificio ma nel secondo tempo avevo bisogno di fisicità e ce l’ha data Galli, mentre Erald è stato sostituito perché a rischio espulsione».
Su Eusepi:
«Oggi abbiamo fatto dei passi in avanti, dovevamo cercare di aiutare di più le due punte: credo che la partita perfetta non esista, ai ragazzi dico sempre che sono cazzi loro perchè non possiamo tornare indietro rispetto alle cose che mi hanno fatto vedere. La squadra ha ancora grandi margini di miglioramento, ma non abbiamo preso tre gol contro una compagine che ne ha dati tre a tutte le altre. I ragazzi devono credere nelle capacità di miglioramento, non ci dobbiamo fermare».
Su Girelli e Doudou:
«Io ho visto un gran bel Lecco, i voti li date voi. Enfatizzare la prestazione di un singolo è apprezzabile, ma bisogna sempre guardare la prestazione globale del gruppo. Sono contento dello spirito, in panchina non vedo gente demoralizzata o assopita, ma che scalpita. In questo gioco la partecipazione di tutti è fondamentale».
Tre punti dalla vetta, ma c’è una grande quantità di squadre in mezzo:
«Noi dobbiamo arrivare il più in alto possibile, gli obiettivi non vanno mai dichiarati perché ci sono troppe varianti in gioco. Guardate la Juve in Serie A… Gli obiettivi vanno raggiunti, non so dove possiamo dove arrivare come non lo sa il Novara che ha detto di voler andare in Serie B: oggi hanno perso, il Novara ne ha prese cinque… Il campionato è difficile per tutti, non ci sono partite semplici o impossibili. Tu devi puntare sulla prossima partita, che andremo a giocare per vincere».
La nota negativa è Maldonado?
«Nel primo tempo è stato aggredito e ha sbagliato tanto, a volte ci sono giornate difficili e complicate, sta un po’ faticando. Ha fatto anche cose buone, i cambi vengono fatti per aiutare la squadra e le caratteristiche di Galli erano più adatte rispetto al gioco da fare. Non mi sento di penalizzare Luis, giocatore importante. Io guardo alla globalità della squadra, ripeto».
Importante la continuità sottoporta di Eusepi:
«Sono contento se segnano gli attaccanti, ma se lo fa qualcun altro sono contento lo stesso. Tutti vogliamo aiutare le punte, credo che le punte saranno quelle con più gol all’attivo a fine anno: se li fanno solo loro, poi diventa complicato».
Oggi lo consideravi un esame?
«Si, un banco di prova importante. Il Sangiuliano è una squadra forte, da affrontare con le armi giuste: abbiamo bloccato i loro punti di forza e abbiamo sfruttato i nostri, era il nostro obiettivo».
Lecco-Sangiuliano: l’intervista di Umberto Eusepi
Umberto, nel primo tempo hai fatto le prove:
«Si, è stata una frazione ben giocata dalla squadra, che ha creato le due-tre situazioni per fare gol ma le ha mancate per centimetri. Sono tre punti fondamentali e a livello personale la rete mi mancava da cinque partite».
L’abbraccio a Malgrati:
«A fine primo tempo mi ha detto di stare tranquillo, dicendomi di credere nelle mie caratteristiche perchè la rete sarebbe arrivata nella ripresa. Anche il mister mi ha detto in settimana che avrei fatto gol: li ringrazio, a livello personale mi dà tanto e mi fa stare tranquillo».
Sull’obiettivo di gol:
«Di base la doppia cifra, ma sta crescendo un gruppo ottimo e daremo fastidio a tutti. Passo dopo passo metteremo fieno in cascina, oggi era una gara da non sottovalutare: non c’è stata partita a mio parere».
Sentivi un po’ la pressione di dover segnare?
«Me l’hanno detto in tanti, in campo mi sono sentito bene ma ovviamente il gol è la ciliegina sulla torta».
Cosa ti evoca Novara?
«Era una squadra forte che però è arrivata nona, ma ci siamo lasciati benissimo. Ci tengo, ma non più rispetto alle altre. Dopo un po’ di anni sei ex da tante parti, ma ho bellissimi ricordi… Se facessi un bel gol me ne andrei contento».
Sul valore di questo Lecco:
«Due anni fa mi dicevano che le squadre del sud sono più forti, ma siamo saliti noi di Alessandria. Rispetto al girone C, questo girone è più forte rispetto agli altri: guardate i nomi e i soldi spese dalle altre…».
Lecco-Sangiuliano: l’intervista di Stefano Girelli
Stefano, una crescita evidente:
«Sono contento per la prestazione personale. Era una gara molto importante e difficile, sicuramente rispetto all’inizio sto trovando più spazio e con la continuità trovo la forma giusta per giocare meglio».
Deriva da una posizione diversa in campo?
«Sicuramente un giocatore di gamba come me oggi ha avuto maggior facilità. Mi sono trovato avvantaggiato sotto questo punto di vista».
Meglio a sinistra o a destra?
«Ho sempre giocato a destra, ma dove il mister mi mette io dò il massimo. Non cambia poi molto».
Lecco-Sangiuliano: l’intervista di mister Andrea Ciceri
Mister, un ottimo Sangiuliano, ma…
«La squadra ha fatto una buona prestazione, ma dopo il gol non ha avuto una reazione. Sbagliare è umano, non condanno la voglia di giocare ma non mi piace non avere la stessa capacità di reagire avuta tante volte».
Su De Respinis e non Miracoli:
«Miracoli a oggi non ne ha giocate molte dall’inizio, il cambio di Fall ci è pesato. De Respinis l’ho visto maggiormente in condizione e mi sembrava che il Lecco potesse soffrire il 3 contro 3».
Dove vi collocate?
«Pareggiare forse è un bene. Oggi inizia un altro campionato per noi, gli avversari ci conoscono di più e possiamo sorprendere di meno. Entusiasmo e approccio alla categoria ora vengono un po’ meno, ora le squadre accettano di più l’aspettarci. Oggi la gente di Lecco ha dimostrarci di conoscerci, dobbiamo aumentare il bottino di punti con la nostra filosofia».
Il Lecco ha vinto la partita cambiando il centrocampo?
«La scelta fatta dal mister era significativa e un po’ lì siamo calati. Guardo alla mia squadra e ai suoi demeriti, ma c’è anche tanto merito del Lecco, compatto e cattivo anche in situazione di equilibrio».



















