Ovviamente la calma, da queste parti, è sempre e solo apparente. Sette punti in tre partite, l’eliminazione in Coppa Italia di Serie C con la Juventus Next Gen che, almeno esternamente, è passata senza lasciare particolari strascichi, una posizione in classifica in linea con le aspettative. Più o meno tutto a posto e condizioni buone per preparare la stimolante trasferta di Novara. Poi, ecco la notizia che non ti aspetti: Umberto Eusepi non solo infortunato in maniera seria, ma anche fermato nuovamente dall’antidoping. Notizia che, chiaramente, non è ufficiale in quanto manca un comunicato della Calcio Lecco 1912 che la renda tale, ma che ha ricevuto una gran quantità di conferme indirette. Dall’oggi al domani mister Luciano Foschi ha perso non una, ma due volte la propria punta di diamante: aspettando che la società faccia chiarezza, dal punto di vista comunicativo, con la piazza, è normale porsi la questione del contraccolpo che l’assenza avrà sulla gestione del gruppo.
Perdere uno dei propri leader tecnici può lasciare sempre uno strascico sul gruppo: Eusepi rappresentava il giocatore da cercare nei momenti di difficoltà, con una palla lunga sulla testa o nei piedi. Gol e assist non sono mai mancati durante la sua carriera, di conseguenza compiti tecnico-tattici e responsabilità saranno da suddividere sul resto del gruppo. Con il Sangiuliano abbiamo visto un Doudou Mangni in grado di essere nuovamente decisivo dopo una partenza a corrente alternata, ma pure Lorenzo Pinzauti ha disputato una positiva fetta di gara. I due hanno già giocato insieme a Verona durante la prima gara ufficiale della stagione e c’è da credere che saranno loro a scendere in campo a Novara, fatte salve ulteriori e spiacevoli sorprese. Alle loro spalle ci sono Buso e Scapuzzi, quest’ultimo provato come “9” da Foschi, poi rientrerà in gioco il 2022 Longo, mai impiegato dal nuovo tecnico bluceleste. Aspettando Tordini, che si rivedrà a breve ma evidentemente ha caratteristiche completamente diverse rispetto a Eusepi. La società potrebbe avere la possibilità di rescindere il contratto e impiegare quel budget per arrivare a un altro centravanti, ma puntare su uno svincolato a metà ottobre è oggettivamente rischioso, mentre il mercato di gennaio è distante la bellezza di 12 partite: un’eternità. Fondamentale sarà gestire con tatto, delicatezza e decisione la vicenda, nel rispetto di tutte le parti coinvolte, piazza compresa.



















