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Giovani pronti e dove trovarli: a Lecco una nuova “banda” di under da far crescere

I due under hanno fulminato il Novara con due reti nel corso del primo tempo: giocate tecnicamente raffinate che hanno messo l’accento su una gran prova di squadra

Buso e Girelli abbracciati BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Nicolò Buso lo conoscevamo già. Corsa, uno contro uno, dribbling e tiro potenzialmente sempre letale. Più che altro faceva storcere il naso il fatto che avesse incontrato così tante difficoltà durante l’inizio di questo secondo percorso in bluceleste dopo il rinnovo del contratto, strameritato, fino al 30 giugno 2024. Pochi minuti e per nulla buoni con Tacchinardi, situazione non migliorata con l’avvento di Foschi. Poi ecco le reciproche sfortune di Eusepi, squalificato fino a luglio 2023 dall’antidoping, e Mangni, fermato da un’affaticamento muscolare, prima di Novara: porte aperte alla titolarità anche in campionato, occasione grande come una casa sfruttata appieno, con il condensamento della voglia espressa anche prima di quel momento in quella sterzata e conclusione perfetta a battere l’ex compagno Marco Pissardo proteso in una disperata uscita. Rieccolo, Buso, dopo settimane complesse e qualche muso lungo più che comprensibile dopo i lunghi minuti passati in panchina. Lecco l’aveva coccolato sotto la gestione De Paola, quando incantò con un paio di giocate raffinatissime al “Rigamonti-Ceppi”, e Lecco aspettava di rivedere quella capacità d’incidere. Con la Juventus Next Gen potrebbe ripresentarsi un’altra chance importante, questa volta guadagnata a pieno titolo dopo l’incisiva prestazione sciorinata sul campo di quella che era la capolista del girone.

Stefano Girelli, invece, lo conoscevamo molto meno. Cursore arrivato in prestito dalla Cremonese per volontà di mister Alessio Tacchinardi, che se l’era portato dietro dopo l’esperienza alla Pergolettese nel frattempo virata con una certa decisione su Andreoli, a sua volta finito nei desiderata del tecnico lombardo ma senza che la voglia venisse soddisfatta. Il mediano di scuola grigiorossa ha dovuto attendere a lungo prima di potersi mettere in mostra: con l’ex tecnico bluceleste le occasioni sono state poche e più di una volta non sfruttate fino in fondo per qualche timore reverenziale di troppo. L’avvento di Foschi e il ritorno di Zambataro in pianta stabile sulle fasce laterali hanno aperto lo slot in mediana e lì si è assestato il classe 2001, che a Novara ha coronato un periodo di continua crescita cogliendo una gemma di rara bellezza in occasione del raddoppio delle Aquile. Gol, il primo in carriera tra i professionisti, che ha istantaneamente fatto il giro dei social e che, immaginiamo, si sarà rivisto una decina di volte. Almeno.

Lecco ha in dote un’altra “banda” di under da svezzare. Buso e Girelli, al pari di Enrici, Rossi e Lakti, hanno già ampia esperienza tra i grandi e questo fa tutta la differenza del mondo, ma alle loro spalle potrebbero trovare progressivamente più spazio Stanga e Sangalli, capitani di Milan e Inter Primavera che per ora si sono dovuti accontentare di una presenza in Coppa Italia di Serie C. Diverso il paio di maniche di Zuccon, 2003 dalla faccia tosta che ha ben impressionato già durante l’estate ed evidentemente è dotato di caratteristiche che l’hanno reso subito spendibile con una certa affidabilità in categoria. Ci sarà bisogno di tutti nel corso della stagione, anche di chi oggi è ai margini della rosa. Un po’ come fu per Masini al suo primo anno da professionista, diviso tra Sambenedettese e Lecco, che domenica è stato tra i pochi a dare anima e corpo contro la sua ex squadra: qui si può crescere e affermarsi in categoria. Basta sfruttare le occasioni quando si presentano.

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