Lecco-Juventus Next Gen, un nuovo capitolo. Terzo del 2022, secondo nel giro di due settimane spaccate. In Coppa, il 5 ottobre, i bianconeri sono riusciti a conquistare un meritato successo (1-3) e l’accesso al Secondo Turno, ma in campionato dovrebbe essere un altro paio di maniche. Diversi interpreti, alcuni reduci da un filotto di gare che è destinato a pesare nelle gambe. Motivo, quello fisico, che lascia pensare a una certa incidenza dei cambi in corso d’opera, ma anche alle possibilità che potrebbero essere concesse a coloro che partiranno dal primo minuto. Gara interessante anche per testare la reazione mentale della squadra al posizionamento nella zona di altissima classifica insieme al Renate, lì dove l’ossigeno si riduce drasticamente e dove ci sono varie compagini che, almeno in teoria, fanno da imbucate. Dall’altra parte ci sono i bianconeri che hanno preso fiato grazie al 3-0 servito alla Pro Sesto e rappresentano la classica mina vagante del girone: qualità quasi infinita, rendimento troppo spesso sotto il livello della sufficienza per motivi vari. Sfida da prendere con le molle per mister Luciano Foschi.
Verso Lecco-Juventus Next Gen, il prepartita di mister Luciano Foschi
Mister, com’è andato il recupero?
«Quando si vince il raccolto è piacevole, la spesa è stata importante ma siamo stati bravi e anche un po’ fortunati nell’imporci con merito. C’erano delle scorie, ieri, ma fortunatamente non ci sono infortuni dettati dalla partita, questo ci permette di preparare la partita. Saremo stanchi, come la Juventus che gioca ogni tre giorni e la partita del mercoledì è sempre un’incognita: chi supera le difficoltà ne viene fuori bene, dobbiamo essere bravi a recuperare le energie. Dobbiamo resettare tutto, sarà una gara molto difficile che dovremo affrontare senza perdere la nostra dimensione».
Il Lecco ha vinto con l’umiltà, l’ossigeno viene a mancare ad alta quota?
«Non dobbiamo minimamente pensare di essere bravi, per fare questo dobbiamo stare sul pezzo ed essere concentrati, conoscendo pregi e limiti. Non dobbiamo mai perdere la nostra dimensione e sappiamo qual è, essendo in grado di giocarcela sempre con tutti, squadre costruite con nomi o meno. Questo campionato è molto equilibrato, non è che si vince con il Novara e quindi diventa facile vincere anche con le altre, guardate il Pordenone a Mantova: non è semplice per nessuno. Dobbiamo essere sul pezzo».
Un giudizio sulla Juventus:
«Giochiamo contro una squadra forte, la Juve ha già tanti giovani bravi e solo di passaggio in categoria. Loro sono in Serie C solo dal punto di vista teorico, ma quei giocatori lì sono di una qualità tecnica superiore. Devi fare le cose fatte bene per non farti creare grandi difficoltà. Potenzialmente potrebbero arrivare primi, anche se in questo campionato stanno facendo fatica».
Sulle rotazioni:
«Le risorse possono diventare decisamente importanti dall’inizio e ancora di più a gara in corso. Tutte e due le squadre hanno giocato domenica, quindi i cambi possono essere molto decisivi per dare brillantezza. Galli-Maldonado? Magari giocano insieme».
Sugli infortunati:
«Berra e Tordini di sicuro, valuteremo a fondo Mangni nella rifinitura, Lepore sta riprendendo lentamente. Rientra Purro. Prende il posto in lista di Eusepi? Presumo di si, anche se va chiesto alla società».
Verso Lecco-Juventus Next Gen, i convocati di Foschi
Prima convocazione stagionale per Ermes Purro, reinserito in lista dalla società bluceleste. Chiamato anche Doudou Mangni, il cui impiego rimane in dubbio viste le non perfette condizioni fisiche, squalificato Erald Lakti e infortunato Franco Lepore.