Il Lecco è la squadra del momento, ma l’Arzignano non è che stia molto peggio. Le due squadre se la passano decisamente bene, a quota 17 e 16 punti in classifica, galleggiando tra secondo e quinto posto. I veneti hanno perso una sola partita in stagione, a Pordenone per giunta, e in casa hanno messo insieme otto punti su dodici. I blucelesti, invece, in trasferta hanno appena vinto sul campo del Novara: sulla carta è impossibile sovrapporre i due incontri, anche perché lo stile di gioco dei padroni di casa sarà molto più simile a quello delle Aquile di quanto non lo sia stato quello degli azzurri. Il pericolo, per mister Luciano Foschi, è che stanchezza e un filo d’inconscio appagamento possano far passare un pomeriggio più complesso del previsto al “Dal Molin”. Ultimo precedente: primavera inoltrata del 2019, Lecco 2-1 Arzignano in rimonta nella prima gara di Poule Scudetto di Serie D, gara non giocata da Luis Maldonado per un problema fisico rimediato sul finire della stagione regolare. Fresco di nascita del figlio, avvenuta poco dopo la gara con la Juventus Next Gen, il centrocampista potrebbe ritrovare la maglia da titolare proprio dove si è consacrato a questi livelli.
Verso Arzignano-Lecco, le parole di Luciano Foschi alla vigilia
Mister, trovare stimoli stavolta può essere più complesso?
«Il blasone nel calcio conta poco, la differenza la fanno i fatti e chi corre di più. Non accetto che vengano a mancare gli stimoli perché giochiamo contro la squadra più in forma del momento. La partita vale tre punti come tutte le altre: non è importante chi troviamo perchè bisogna portare grande rispetto per gli avversari, giocando sempre per vincere. Io ho grande rispetto di una grande squadra che sta facendo molto, molto bene. L’abbiamo preparata per sfruttare i nostri punti di forza, ci sarà forse un po’ di fatica».
Vi siete sentiti un po’ sottovalutati di recente?
«Peggio per gli altri, spero che lo continuino a fare nel caso. Noi abbiamo sempre fatto il nostro, mettendo in pratica quello che sappiamo fare per migliorare quanto fatto nella partita precedente. Andiamo avanti per fare le cose nel miglior modo possibile, non lasciando niente d’intentato: si lavora bene quando i risultati sono buoni, i ragazzi hanno capito che è più bello vincere che perdere (ride, ndr)».
Cosa pensa il Lecco di sé stesso? Si sente forte?
«La preoccupazione viene quando giochi e vinci con Novara e Juventus. Io non ho mandato questo messaggio nella testa dei giocatori, personalmente giocare la partitella del martedì o la finale di Champions League è sempre la stessa cosa. Questo è quello che sto cercando di far passare ai miei ragazzi: gli episodi la fanno da padroni, chi li gira a proprio favore spesso e volentieri la spunta. Il Lecco sta imparando a pensare con grande umiltà, dignità e consapevolezza per non lasciare nulla d’intentato: vogliamo provarci sempre, contro chiunque».
Sugli indisponibili:
«Acciacchi a parte, non ci sono indisponibili se non i soliti noti Lepore, Eusepi, Tordini e Berra. Mangni? Disponibile».
Maldonado è rientrato in rosa?
«Si, certo, gli facciamo gli auguri per la nascita del figlio. È rientrato come ha fatto Doudou. Domani bisognerà a trovare delle alternative per trovare freschezza e lucidità, ci sarà qualche cambio anche per evitare infortuni più gravi».
Verso Arzignano-Lecco, i convocati di mister Foschi




















