Campione d’Italia prima, protagonista in Champions League poi. E pensare che Matteo Gabbia la notte di Zagabria avrebbe potuto non viverla nemmeno, vista l’estate vissuta con la valigia in mano. Il difensore centrale classe 1999 in forza al Milan è stato tra i grandi protagonisti della vittoria rossonera (0-4) di martedì sera, che ha messo i rossoneri sulla buona strada verso la conquista degli ottavi di finale. Traguardo in vista per la compagine milanese anche grazie alla rete che ha sbloccato la gara in Croazia su palla inattiva: cross dalla zona destra della trequarti di Sandro Tonali, zuccata vincente di Matteo Gabbia in tuffo sul secondo palo. Per il 23enne è certamente uno dei punti più alti della giovane carriera, sbocciata a San Siro dopo il ritorno dal prestito alla Lucchese (Serie C, 30 partite, 1 gol) avvenuto nel 2019: da quel momento ha messo il piede in campo per 41 volte, graffiando la casella dei gol fatti con la maglia della Prima Squadra rossonera solo poche ore fa.
Una carriera che ci riguarda eccome: nato a Busto Arsizio (Varese), Gabbia è passato da Fagnano Olona, Gs Roncalli e Como prima di vestire, durante il biennio 2010-2012, la maglia della Calcio Lecco 1912. Lo nota il Milan, che investe tremila euro per il suo cartellino e lo riporta vicino a casa per inserirlo nelle squadre del Settore Giovanile, partendo dai Giovanissimi. E da lì è partita la scalata fino alla gioia personale di Zagabria, passando per il tricolore messo sul petto a Reggio Emilia a maggio.