Il Lecco perde Vedrai Celjak per la tostissima sfida di Lignano Sabbiadoro con il Pordenone. L’annuncio è stato eseguito da mister Luciano Foschi durante la conferenza stampa prepartita, organizzata come consueto intorno all’ora di pranzo e incentrata anche sul rapporto del tecnico con il collega Mimmo Di Carlo, dato che i due hanno vissuto in simbiosi in Serie A al Chievo Verona. Ma le dichiarazioni rilasciate dal tecnico hanno aperto soprattutto l’interrogativo in merito alla sostituzione del forte difensore croato, che fino a questo momento era stato in grado di accumulare ben 988′ in stagione: nessuno è stato utilizzato come lui, Coppa o non Coppa. Per il ruolo di braccetto destro i candidati sono quattro, ovvero Lepore, fresco di rientro dopo l’infortunio muscolare, Pecorini, Stanga e Maldini: il primo in campionato qualche minuto l’ha anche fatto con il nuovo tecnico, tra l’altro segnando al Mantova, mentre gli altri tre hanno giocato solamente in Coppa Italia contro la Juventus Next Gen (1-3). Poi, solo tanta panchina. Ecco perchè la sostituzione di Celjak, elemento dotato anche di una certa prestanza fisica, rappresenta un vero e proprio rebus in vista della partita del “Teghil”.
Intanto merita un’altra citazione la Primavera 3 di mister Roberto Mastrolonardo, che grazie alla vittoria d’autorità ottenuta sulla Vis Pesaro (2-0) si è conquistata l’almeno temporanea vetta della classifica del girone A: un risultato che arriva da lontano, fondato su un gruppo che, per larga parte, lavora insieme già dalla scorsa stagione. Se son rose fioriranno e il tempo trascorso in campo è ancora abbastanza poco per poter dare dei giudizi, ma nelle due annate precedenti avevamo visto questa squadra crescere nel corso della stagione, mentre stavolta la partenza è stata bruciante. Alle 19, invece, il campo 1 del “Bione” ospiterà la sfida tra la Prima Squadra femminile del Lecco e il Cesano Boscone Idrostar: le neopromosse blucelesti sono al terzo posto, all’inseguimento di Monterosso prima ed eventualmente Doverese poi. E anche qui si parla di una vetta non così lontana dallo sguardo della squadra. Chi può, vada a dare il proprio sostegno a un altro gruppo che sta rendendo onore alla maglia che indossa.