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Il Lecco alza il muro, la FeralpiSalò ha la coperta corta. Tutto bene sul Garda, tranne Battistini

Dallo stadio “Turina” di Salò è stato portato a casa un punto, ma soprattutto sono arrivate le risposte attese a livello di prestazione. Peccato per la pesante ammonizione comminata al centrale…

Matteo Battistini di spalle BONACINA/LCN SPORT
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Prestazione da semaforo verde per il Lecco sul lago di Garda. I blucelesti dovevano tornare a convincere dopo 180′ pesantemente negativi con Trento prima e Pordenone poi: e la risposta è stata positiva, niente di eccezionale ma quanto serviva per portare via un punto dal campo della FeralpiSalò. Era un po’ nell’aria, ora si può dire, viste le poche seconde linee a disposizione di mister Stefano Vecchi, che in casa di sorrisi ne ha potuti estrarre beh pochi rispetto al potenziale a disposizione. I mezzi per far propria la gara c’erano tutti, di conseguenza la delusa di giornata sicuramente non è la squadra bluceleste, che ha fatto ritorno sul Lario con un buon punto esterno e, soprattutto, con una fiducia rigenerata in vista del match del 19 novembre con il Piacenza. Tra l’altro si è andati a centimetri dal jackpot grazie a una punizione pennellata da Maldonado che ha fatto venire un brivido lungo la schiena a tutti gli affezionati alle sorti bresciane.

Ecco, peccato per il cartellino giallo tanto temuto che Matteo Battistini ha rimediato dopo poco meno di venticinque giri dell’orologio. Un’ammonizione che gli impedirà di affrontare i biancorossi, compagine che ha guidato nelle vesti di capitano prima di trasferirsi all’ombra del Resegone ormai un anno e mezzo fa. Mister Luciano Foschi dovrà fare a meno di una delle pedine più preziose del pacchetto difensivo e, forse forse, il non aver rischiato Vedran Celjak è stato figlio anche di questo possibile scenario. Tra l’altro, il tecnico di Albano Laziale potrebbe aver trovato la soluzione tampone in caso di assenza del croato: Franco Lepore, che nella carriera tutto ha fatto meno che il centrale difensivo, se l’è cavata con tutto il mestiere accumulato in una ventina d’anni di carriera da professionista: non è il suo ruolo, non giocava da due mesi, ma Dimarco e Balestrero dalle sue parti hanno avuto poca gloria. Tra sei giorni, invece, dovrebbe toccare a Pecorini prendere il posto dell’altro senatore.

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