Messa in archivio la buona prestazione sciorinata allo stadio “Lino Turina” di Salò, la Calcio Lecco 1912 deve tornare a spostare in alto l’asticella. Durante l’ottobre quasi perfetto sotto la guida di mister Luciano Foschi, la fase difensiva è stata più di una volta un fiore all’occhiello e, sull’altro fronte del campo, le veloci ripartenze hanno fatto il resto. La fortuna è stata l’ultimo ingrediente di una ricetta che è stata perfetta per non poco tempo, tanto da consentire il raggiungimento della vetta solitaria dopo il successo di Arzignano. Ecco, proprio quelli del “Dal Molin” sono stati gli ultimi due gol “veri” messi a segno dalla compagine bluceleste: la settimana seguente è arrivato quello di Scapuzzi, a segno in pieno recupero contro il Trento grazie a un tiro deviato da Cittadino, ma la marcatura è stata frutto di una giocata individuale nata da una situazione piuttosto casuale.
Con il Piacenza, 15 gol fatti e 28 subiti in 13 partite, è lecito attendersi qualcosa di più dal punto di vista della produzione offensiva. Una sorta di missione numero tre dopo quelle compiute a Salò: compattezza ritrovata, per l’appunto, e classifica mossa. Con mister Cristiano Scazzola, subentrato a Scalise a inizio ottobre, la situazione non è radicalmente cambiata: otto partite, 10 gol all’attivo e 15 gol al passivo nelle sole gare di campionato, forse non la svolta attesa dal mondo biancorosso. Occhio, però, perchè in trasferta la compagine emiliana potrebbe essere in grado di far vedere le cose migliori. Le qualità tecniche tutto sommato ci sono, solidità difensiva e compattezza invece hanno sin troppo spesso fatto difetto alla squadra allenata dall’ex centrocampista bluceleste.