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Provaci ancora, Lecco: a Trieste per la prima e storica vittoria

Dopo trent’anni di assenza, la sfida del “Nereo Rocco” si fa avanti per il secondo anno consecutivo: i blucelesti non hanno mai fatto tre punti in quello storico impianto

Simone Andrea Ganz è passato dal Lecco alla Triestina BONACINA/LCN SPORT
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Un anno fa, più o meno di questi tempi, si aveva l’impressione che il tabù si potesse rompere. Invece, alla fine dei conti, il Lecco a Trieste fece quasi la figura della comparsa, battuto nettamente sul piano del gioco e del risultato (2-0) da una compagine di un’altra categoria. Siamo all’incirca allo stesso punto, anzi forse la questione è maggiormente marcata: i blucelesti di mister Luciano Foschi sono decisamente tranquilli e in piena fiducia, forti di un sorprendente secondo posto in classifica; i biancorossi di mister Massimo Pavanel sono al diciottesimo posto del girone A di Serie C, con il secondo tecnico della stagione già a rischio esonero e il fiato della piazza sul collo ormai da mesi. Sui valori tecnici degli alabardati, invece, non c’è proprio niente da dire: sulla carta, una corazzata che dovrebbe giocarsela con Pordenone e Vicenza per la vetta della classifica; nella realtà, una compagine che proprio al “Menti” ne ha appena presi quattro senza riuscire a esprimere la benché minima reazione. Il problema di certe squadre è che non sai mai quando riusciranno a fare sintesi delle proprie potenzialità, quantomeno accantonando i problemi per riuscire a scansare il fosso. L’anno scorso andò proprio così, un bel monito per i non pochi che al “Nereo Rocco” sono già passati da questa situazione.

Il Lecco si affaccia a questa gara con un ottimo stato di forma psicofisica e la possibilità di cogliere la prima, storica vittoria in terra friulana: al massimo sono usciti cinque pareggi, l’ultimo dei quali, datato 3 febbraio 2002, fu bagnato dal controverso rigore assegnato ai locali e trasformato al 56′ da Masolini; veementi furono le proteste dei blucelesti, in vantaggi grazie alla rete di Giuliano Melosi, che cercarono di spiegare senza fortuna al sig. Ioseffi della Sezione di Siena come il fallo fosse avvenuto fuori dalla linea dell’area di rigore. Era il Lecco di Roberto Donadoni, tanto bello quanto dal destino crudele: a fine anno arrivarono radiazione e ripartenza in extremis dall’Eccellenza.

Intanto i dati sulla prevendita mostrano un buon numero di tagliandi acquistati dagli affezionati lecchesi, che nel 2021 fecero bella mostra in curva ospiti: in circa 150 si assieparono là in alto e cantarono dal primo all’ultimo minuto nonostante una partita andata sin da subito di traverso.

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