Mister Luciano Foschi contro il suo passato. Il Renate con un passato fatto di tanti ex blucelesti. E due società che complessivamente non si amano, per usare un eufemismo. Intanto entrambe stanno al secondo posto della classifica, intanto, con il Pordenone tre punti più su. Se non sono le due squadre che stanno meglio del girone, poco ci manca. La statistica in Serie C dice che i brianzoli hanno un ruolino di marcia decisamente migliore, ma anche che l’ultimo scontro è andato ai blucelesti (2-3) grazie a una prestazione scintillante, mentre all’andata fu Galuppini con una tripletta a spaccare in due l’esperienza di mister Mauro Zironelli, con vittoria dei nerazzurri con il medesimo risultato. Ancora una volta, quindi, il “Rigamonti-Ceppi” ospiterà una sfida di altra classifica tra due che non sono mai invitate al ballo dell’alta classifica, ma alla fine ci si ritrovano spesso e volentieri.
Verso Lecco-Renate, l’intervista alla vigilia di mister Luciano Foschi
Mister, uno scontro che forse nessuno si sarebbe aspettato:
«È frutto di quello che si stanno facendo certi ragazzi, in questo periodo di campionato stanno dimostrando che vogliono esserci e dire la loro. Ogni giorno mi stupiscono con prestazioni e tante cose che ci stanno dando visibilità: questo fa piacere e dev’essere uno stimolo in più. L’obiettivo dev’essere portare gente allo stadio scalando la classifica, mi sembra che ci stiano riuscendo. Non dobbiamo pensare alla classifica, ma solo al fare le prestazioni perché quando questa è mancata siamo inciampati. Loro non sono una sorpresa: sono organizzati e sanno cosa fanno».
Ci sono tutti gli ingredienti per una partita da ricordare:
«Derby tra due società che non si amano, ma è comunque una partita di calcio. Mi auguro che il campo possa perlomeno far divertire la gente, dando uno spettacolo dignitoso. L’arbitro? Non m’interessa che sia comasco, è uno dei più bravi della categoria, bisogna essere contenti che ci arrivi uno dei più bravi, se non il più bravo, in prospettiva da Serie B».
Un Renate definito negli undici di base:
«La squadra usa il suo modulo e ha un’identità ben precisa, quella che gli ha permesso di arrivare lì in alto. Non credo che sia il motivo per cambiare qualcosa, ognuno con la propria identità proverà a portare a casa qualcosa: me li aspetto solidi, come ha dimostrato in tutte queste partite. Squadra forte, in casa e in trasferta. Quando diciamo questo, dobbiamo guardare al fatto che stiamo facendo qualcosa di altrettanto buono: il campo domani dirà qualcosa».
Nei primi minuti vanno quasi sempre in vantaggio:
«Ha perso solo due partite, a volte le hanno ribaltate e in altre occasioni sono stati ribaltati. Sono aperti a tante situazioni, dimostra il fatto che sono forti. Hanno giocatori giusti e un allenatore bravo, una società che sa fare le cose nella maniera giusta: se sono sempre lì ci sarà un motivo, uno come Massimo Crippa non può mancare da quelle parti».
Sulla tendenza a chiudersi e ripartire:
«Il Renate è più fisico della Triestina? (Ride, ndr). Hanno solo Possenti dietro e Maistrello davanti con grande fisicità. Sono una squadra di grande qualità, questo si e mi preoccupa: se anche ti chiudi bene, possono trovare la soluzione. Lakti? È grintoso, non fisico. Ilari è fisico, Battistini è fisico, Eusepi è fisico. Sono molto grintosi, questo si. La Triestina ci ha messo in difficoltà perchè ha una fisicità enorme, il Renate ha i tempi giusti e calciano bene. A Padova hanno vinto, ma non fa testo: Anghileri era acciaccato, senza i centrali difensivi. Non sono stati bravi, di più: hanno dei valori».
Verso Lecco-Renate, i convocati di mister Luciano Foschi
Tornano almeno in elenco Ermes Purro e Stefano Longo, assente da parecchio tempo. Chiaramente assente per squalifica Umberto Eusepi, per Mattia Tordini se ne dovrebbe riparlare a inizio 2023. Non convocato il portiere Piero Burigana.