È morto Sandro Meregalli, ex massimo dirigente della Calcio Lecco 1912. L’uomo, 57 anni, è stato colpito da un ramo in un’area impervia in frazione Gerla di Plesio (Como) durante il pomeriggio di giovedì 12 gennaio. Dalle prime informazioni sembra che Meregalli stesse tagliando dei rami su un albero quando uno l’ha colpito, ferendolo in modo mortale: per lui non c’è stato nulla da fare: è morto praticamente sul colpo. Il personale del 118 arrivato sul posto insieme ai vigili del fuoco non ha potuto fare altro che constatare il decesso. I carabinieri della compagnia di Menaggio stanno verificando se l’uomo si trovasse in un’area di sua proprietà o meno. Meregalli lascia la moglie e due figli adolescenti.
Alla Calcio Lecco mesi folli
Arrivato alla Calcio Lecco 1912 durante i primi mesi del 2016 per gestire il Settore Giovanile, si ritrovò catapultato in vetta all’organigramma della società bluceleste dopo l’arresto dell’allora patron Daniele Bizzozero. Lo affiancarono Paolo Battocchi e il direttore sportivo Tiziano Gonzaga, spariti dalla circolazione durante il seguente mese di novembre ma non prima di aver malmenato la leggenda Alberto Bertolini prima di un allenamento al “Lambrone” di Erba; a dicembre arrivò il fallimento della società, con la concessione dell’esercizio provvisorio gestito dal commercialista monzese Mario Motta.
Tornato a guidare un pugno di ragazzini, Bebeto riuscì a conquistare una salvezza magica – 3-2 all’Olginatese nel play out risolto da Caraffa al 96′ – all’interno di una stagione disgraziata; la permanenza in categoria portò la società nelle mani del patron Paolo Leonardo Di Nunno, non senza batticuore anche in questo caso, attualmente in carica e in grado di riportare la Prima Squadra in Serie C.