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Damiani ricarica il Rugby Lecco: «La sosta ci ha fatto bene»

Domenica l’undici bluceleste torna in campo in Serie B dopo la lunga pausa seguita alle festività. Al Bione arriva Ivrea. «Cercheranno di metterla sulla lotta, ma dobbiamo pensare al nostro gioco»

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La sosta lunga? Ha giovato al Rugby Lecco. Ne è convinto l’allenatore, Sebastian Damiani, ospite negli studi di Lecco Channel e LCN Sport nel pomeriggio di venerdì. Domenica pomeriggio la squadra da lui allenata tornerà in campo dopo essersi fermata per molto tempo dopo Natale.

Alle 14.30 al Bione, infatti, il Lecco affronterà l’Ivrea per l’11^ giornata del girone 1 della Serie B di rugby, ultima dell’andata.

«Dopo un campionato impegnativo, avere saltato questo mese ci ha fatto bene, è stato piacevole – ha spiegato Damiani – Come dico sempre ai ragazzi, bisogna scrollarsi di dosso la ruggine. Affrontiamo una squadra, Ivrea, affamata di punti e dovremo essere molto concentrati per mantenere il focus sul nostro campionato ed essere protagonisti in casa nostra. Loro sono molto fisici e punteranno sulla lotta. Noi, quando i campi diventano pesanti, dobbiamo pensare a tenere il nostro gioco pulito e veloce. Dico sempre ai miei ragazzi che il peggiore avversario per il Lecco è il Lecco stesso».

«L’obiettivo è stare tra le prime tre»

Prima della sosta il Lecco volava. Qual è il reale obiettivo stagionale? «Abbiamo fatto qualche passo falso, in particolare con il Capoterra in casa, però negli scontri diretti ci siamo comportati bene – prosegue il tecnico bluceleste – Siamo un gruppo giovane ma c’è la sana ambizione di stare vicini alle prime in classifica sino alla fine. L’obiettivo è stare nelle prime tre, io punto ai primi due posti. Sono qui per cercare di portare il Lecco in Serie A, me lo ripeto da quando sono arrivato e faccio il possibile per realizzarlo. Il gruppo è giovane e fa fatica ogni tanto a ingranare, ma la voglia c’è».

Uno dei segreti del Rugby Lecco è avere un settore giovanile che produce nuovi giocatori a getto continuo, cresciuti con lo stesso metodo. «C’è un programma che portiamo avanti da anni. Tanti giocatori che giocano in prima squadra hanno fatto le giovanili e quando arrivano tra i grandi conoscono già il metodo di gioco e sono pronti alla Serie B».

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