Pari e patta tra Pro Sesto e Lecco. Un risultato giusto per quanto visto al “Breda”, con Capelli in grado di portare avanti i padroni di casa e con Mangni lesto nello scartare il cioccolatino di Lepore per il punto del pareggio a metà ripresa. Faranno certamente discutere le espulsioni comminate a Maldini prima e Ilari poi, subentrati dalla panchina e cacciati alla prima occasione utile dal direttore di gara Virgilio di Trapani: soprattutto il “rosso” comminato al centrocampista ha fatto arrabbiare mister Luciano Foschi, che in sala stampa ha portato alla luce una situazione quantomeno rivedibile che ha preceduto il cambio con Ardizzone. Soddisfazione, comunque, per lui e per mister Matteo Andreoletti: il bluceleste si tiene stretto il punto in una situazione di conclamata emergenza, mentre il collega può sorridere per la prestazione più che positiva della sua squadra, tornata a esprimersi sui livelli che ne hanno caratterizzato la prima metà di stagione.
Pro Sesto-Lecco, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, pareggio meritato su un campo difficile:
«Avevamo un po’ di assenze e sapevamo di aver davanti una squadra difficile in una partita bellissima. Così è stato, abbiamo rischiato troppo ma ci mancavano dei tempi. Speravamo di fare meglio e su una situazione di queste abbiamo preso gol: era una partita da 0-0, preso gol abbiamo reagito e abbiamo alzato i ritmi. Il pari è giusto, forse la Pro Sesto ha fatto qualcosina in più ma i portieri non sono stati molto impegnati. Portiamo via un punto in trasferta su un campo difficile, lo prendiamo per buono».
Ti aspettavi questo?
«Martotelli sapevamo che sarebbe stato un cambio non giocando da tanto tempo, abbiamo preferito farlo subito piuttosto che 10′ dopo. Stanga ha fatto quello che doveva fare, sapevamo che nei tempi di aggressione poteva concedere qualcosa: ha fatto una partita dignitosa. Non era facile giocare, molto probabilmente le condizioni del campo e gli avversari non ci hanno agevolato. Abbiamo fatto diversi errori in occasione del gol subito, complessivamente sono contento per la voglia avuta e per quanto abbiamo lottato anche negli ultimi minuti quando siamo rimasti in nove per delle assurdità».
Su Lepore:
«Sta giocando con continuità ma non sono stupito perché è un professionista serio. Sta facendo vedere il suo valore, ma sono contento della squadra perché non molla mai e ci crede su ogni pallone. Oggi ha portato a casa un pareggio meritato».
Sul gol subito:
«Siamo stati lenti a scivolare, molto semplice. Ci hanno messo palla sopra, Stanga e Celjak non sono scivolati con i tempi giusti. Siamo stati bravi a recuperarla, Stanga ha fatto un grande intervento in scivolata poi c’è stata una mischia ed è andata dentro. La disattenzione parte da lì, bisognava scivolare da destra a sinistra».
Sulle espulsioni:
«Non m’interessa se fanno le cose giuste o sbagliate, ma se faccio entrare Ilari e il guardialinee dice “occhio a questo che entra” non trovo giusta questa cosa perché lo conosce solo come calciatore. Non discuto sui provvedimenti, ma l’essere prevenuti non è giusto perché sono ragazzi e calciatori: credo ci voglia un attimo di attenzione verso quello che si sta facendo. Il campo è pesante, si scivola e via dicendo: non penso fosse un’entrata da espulsione, ma se l’arbitro ha valutato così ne prendiamo atto. L’importante è che sia stato visto effettivamente come un fallo da espulsione, se fosse stato prevenuto mi arrabbierei molto. Maldini? Non ci eravamo accorti dell’ammonizione in panchina, ma sarebbe entrato comunque. L’altra situazione è più importante».
Pro Sesto-Lecco, l’intervista di Doudou Mangni
Doudou, il ritorno al gol dopo tempo:
«Il campo era pesante ed era difficile giocare. Vengo da un periodo particolare, nel girone d’andata sono stato limitato da qualche problema fisico».
Cosa ti lascia questa prova?
«Spero di continuare così. Mi sentivo bene durante la partita e potevo dare una mano alla squadra, nel secondo tempo. Il pareggio ci sta. Ti aspettavi minuti in più? Si, come tutti, ma lo staff mi ha gestito perché era al corrente dei miei problemi».
Ti esprimi al meglio come esterno:
«Sono d’accordo, ma a due riesco a esprimermi comunque. Le mie caratteristiche si sposano con quelle dei miei compagni di squadra».
Sul mercato:
«La società non mi ha detto niente, ma non volevo andare via comunque. So cosa posso dare e lo staff sa cosa posso dare. A Lecco con il pubblico? Molto bello, in questi mesi ho ricevuto anche delle critiche giustamente però preferisco sempre che ci sia perché senza è brutto».
Pro Sesto-Lecco, l’intervista di mister Matteo Andreoletti
Mister, si è rivista la Pro Sesto:
«Si, credo che gli spunti positivi siano molteplici. La squadra ha proposto e ha sbagliato poco, ultimamente siamo stati poco precisi. L’avversario si è difeso con ordine cercando di ripartire, non concedere ripartenze è un altro aspetto molto positivo. Sono soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi».
Sembra di stare in Serie A per come sono stati subiti gli errori in uscita:
«Quando provi a proporre come noi degli errori li devi mettere in conto. Mi dispiace non essere tornato alla vittoria, ma rispetto alle ultime partite ho rivisto una squadra pimpante, viva e aggressiva. Sono molto soddisfatto».
Forfait di Corradi all’ultimo, ma non è pesato:
«Le sue qualità le conosciamo, un’assenza così è importante ma il Lecco ne aveva di più. È rientrato Marchesi, è entrato Wieser con personalità e qualità. È un giocatore importante, è alla prima esperienza ma la società ci crede e punta: darà il suo supporto. Non ero preoccupato per questa mancanza. Il suo sostituto naturale? La scelta di Della Giovanna è nata dal lavoro settimanale, oggi è entrato Marchesi e ha fatto una buona gara. L’ultimo problema che ho è quello delle alternative. Vaglica? Ha delle qualità».
C’è più ottimismo?
«Non l’ho mai perso, quando lavori così poi raccogli il massimo. Sono stato realista, siamo stati campioni d’inverno ma conta zero perché il nostro obiettivo rimane quello della salvezza. Dopo averlo centrato ci potremo togliere delle soddisfazioni».
Questo è un campionato strano. Chi ha qualcosa in più?
«Noi non abbiamo l’ambizione di puntare all’altissima classifica come vale per il Lecco. Il Vicenza ci ha ammazzati, è stato nettamente superiore con noi: è la grande favorita».
Quota 40 punti?
«Spero siano sufficienti, la quota salvezza oggi è inquantificabile. Dobbiamo fare tanti punti nel minor tempo possibile, una volta salvi potremo pensare ai play off che sarebbero incredibili. La squadra è giovane, l’allenatore ancora di più perchè ha 33 anni».