Federica Piacentini è tra le colonne della Orocash Picco Lecco formato 2022/2023. La centrale pavesina nata a marzo 2001 è stata prelevata in estate dopo la stagione disputata con Anthea Vicenza in cadetteria: in estate era tra le poche giocatrici all’interno del gruppo ad aver disputato il campionato di Serie A2, ma strada facendo la squadra ha dimostrato di poter stare dentro questa categoria, tanto che oggi l’obiettivo tangibile è rappresentato dal salto nella Pool Promozione, con relativa salvezza diretta in allegato. In maglia biancorossa lo score dice 14 partite e 117 punti messi a referto, per una media di 8.4 punti per partita disputata. La più complessa, paradossalmente, è stata quella più recente contro una Emilbronzo 2000 Montale che ha chiuso gli sbocchi proprio nella zona centrale, costringendo la squadra guidata da coach Gianfranco Milano a guardare verso schiacciatrici e opposte. Niente partite per questo fine settimana: se ne riparlerà il 4 febbraio, quando la Picco Lecco sarà di scena sul campo della vicecapolista Futura Volley Giovani, messa in sera difficoltà al “Bione” durante la gara d’andata (2-3).
Piacentini a LCN Sport: «Alla Picco Lecco staff assurdo»
Federica, settimana di Coppa Italia. Credevate nella qualificazione?
«Assolutamente si, dare il massimo è la cosa importante, poi la palla è rotonda e il raggiungimento degli obiettivi dipende da diversi fattori».
Arrivavate alla sfida di Olbia forti di un momento positivo. Hanno inciso altri fattori?
«Un viaggio in aereo non è paragonabile a una trasferta in pullman e poi loro sono una squadra ben strutturata. Noi non abbiamo giocato la nostra miglior partita, ma vedremo di rifarci nella gara di ritorno».
La stagione è cambiata con Itas Trentino:
«Tutte le vittorie danno consapevolezza e autostima, ma battere una big dà più slancio per le partite dopo. Più confidence, diciamo».
L’ultima partita è stata difficile per voi centrali:
«Si, paradossalmente è così. Come squadra, avendo un gran sistema di ricezione e difesa, riusciamo a sfruttare il lavoro dei centrali. Montale è stata molto brava a metterci in difficoltà con la battuta e la palleggiatrice è stata molto brava a smarcare il nostro muro».
Che partita si prospetta con Futura Volley Giovani?
«Montale è una squadra atipica, può fare molto bene al di là della posizione in classifica. Futura ha una struttura diversa, ben definita, ed è più costante: ci aspettiamo una partita più continuativa da parte loro. In casa era stata affrontata bene, purtroppo perdendo al tie break, loro avranno il vantaggio del pubblico».
Vi aspettavate di più dalla gara con Mondovì?
«Purtroppo l’ho vista anche io da fuori, ma mi è spiaciuto vedere l’approccio sottotono alla partita diversamente dal loro. Le abbiamo subìte, il rammarico più grande è quello del terzo set: vincerlo avrebbe potuto dare una svolta anche per quanto riguarda quella gara».
L’impianto difensivo sta dando una grande mano:
«Quanto fatto in difesa da Lancini, Bonvicini, Zingaro e Rimoldi, ci permette di fare un completare il lavoro in attacco. Se non ci fosse una palleggio ottimale, non ci sarebbe neanche questa capacità nel portare a fine il risultato».
La tua stagione?
«La valuto in modo molto positivo, ogni anno voglio crescere. Ho trovato uno staff tecnico che, a 360°, è assurdo: sono tutti a disposizione per lavorare il più possibile con la migliore qualità possibile. Coach Milano ti fa venire la voglia di star lì a picchiare la testa sugli aspetti da migliorare: ok la crescita personale, ma anche quella complessiva mi sta dando soddisfazioni. I numeri? Buoni, ma sempre migliorabili, non sono mai soddisfatta al 100%».
Cosa vi aspettate dall’ultimo scorcio di stagione regolare?
«Partite molto complesse, abbiamo nominato avversarie che stanno nei piani alti e squadre che sono in diretta competizione con noi. Con tutte vogliamo fare punti, sfruttando il fattore casa negli scontri diretti. Pool Promozione? Sono partite che hanno altro valore: giocare per il piacere di vincere è un discorso, farlo per salvarti ha un altro sapore».
Com’è il gruppo?
«Ci siamo innestate sul gruppo rimasto dall’anno scorso, sono state bravissime a crearne uno coeso dando la sensazione non partire completamente da zero: abbiamo legato subito, lo spogliatoio fa la differenza e punti».
Vi davano per spacciate…
«Queste notizie si leggono e sentono, ma a questi livelli devi imparare a scindere con quello che sta fuori dalla palestra rispetto alle informazioni date dallo staff. Stimolano e spingono a dimostrare che hanno torto, certo».