Il Lecco vince la fiera degli episodi con l’Albinoleffe e fa tre punti molto pesanti. 28 messi insieme in casa in 12 partite sui 42 totali: un bottino notevole, che vuol dire salvezza virtualmente messa in tasca con 13 match ancora da disputare. Foschi coglie il primo gol tra i professionisti di Erald Lakti e l’ennesima marcatura stagionale di Carlo Ilari su calcio di rigore; in mezzo la perla di Andrea Cocco su calcio di punizione, buona per togliere la ragnatela sotto l’incrocio dei pali. Primi minuti anche per Cristian Bunino, diventato papà durante la notte ma comunque sceso in campo per i primi minuti da giocatore bluceleste: tutto bene, insomma, per una squadra che adesso è attesa dal complesso test in trasferta con il Sangiuliano City.
Post Lecco-Albinoleffe, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, una grande vittoria contro una squadra simile a voi:
«Questo è il nostro spirito, sapevamo di avere di fronte una squadra che avrebbe battagliato. Non a caso hanno fatto più punti fuori che in casa: partita spigolosa, di categoria e in cui era necessario farsi trovare pronti battagliando sulle seconde palle. Siamo stati sempre in partita, anche dopo l’1-1: non abbiamo mai dato la sensazione di allargarci o allungarci, sicuramente l’episodio ci ha favorito. Poteva finire in pareggio, ma la vittoria tutto sommato è meritata avendo fatto qualcosina in più. Loro anche oggi hanno dimostrato di avere giocatori importanti e di avere organizzazione, questa partita ci dà forza e punti: credo che siamo salvi».
Entrambi avete ritardato i cambi:
«A volte ci sono equilibri che i cambi possono far peggiorare e si rischia di fare danni grossi. In quei momenti tendo ad aspettare il momento opportuno, a volte ci becco e a volte no: non c’è un tempo per fare i cambi, ma il momento per farli. Siamo stati bravi e fortunati, i complimenti li faccio sempre a chi entra: se Lepore entra così e mette la palla del rigore c’è da essere contenti. La consapevolezza di lottare per un obiettivo ci dev’essere sempre: gole. Prestazioni come quella di Lakti premiano il gruppo, Zuccon ha dimostrato di poter giocare lì: la squadra deve partire da questo spirito agonistico, 42 punti sono tanti».
Su Galli e Ardizzone:
«Ha preso una botta forte vicino al muscolo, avendo una partita dopo 4 giorni abbiamo preferito preservarlo. Per Ardizzone penso che meno di tre settimane non siano possibili: tra le tre e le cinque, poi vediamo come reagisce agli infortuni».
Su Bunino:
«Intanto facciamogli gli auguri perché stanotte gli è nata la bambina Nicola Emanuela. Stanotte è andato a Torino e chiaramente gli ho detto di stare lì: ci ha tenuto e a mezzogiorno è ripartito per Lecco nonostante non abbia dormito un’ora. Questo spirito si sposa benissimo con noi. Avevamo bisogno di un giocatore con queste caratteristiche, che lotti su ogni pallone: sappiamo chi abbiamo preso, anche Bianconi è su questo standard. Dobbiamo poter contare su di tutti, al di là di chi ci ha dato tanto fino a oggi».
Su Pecorini:
«Si è confrontato anche con noi e la scelta è stata dolorosa anche da parte nostra. Ha deciso di rimanere con noi e questo gli dà grande merito: continuerà ad allenarlo come se giocasse ogni domenica, come uomo merita grande considerazione. Sono contento che sia rimasto con noi, se dovesse succedere qualcosa abbiamo il jolly da mettere dentro».
Su Zuccon:
«Stiamo lavorando da tempo con lui in quella posizione in campo. La fortuna di questo centrocampo è anche avere Ilari che può stare davanti alla difesa, su questo è stato bravo il mio vice Malgrati. Al di là dei risultati sono molto, molto orgoglioso del gruppo e dello spirito che ha: perde e dopo tre giorni fa questa partita, bisogna continuare perchè a volte accadono cose impensabili».
Sulla gerarchia dei rigoristi:
«Chi li tira solitamente non era in campo, Ilari è un uomo d’esperienza e ha preso la palla in mano per calciarlo. Quello è un momento, una sensazione che ti senti, non egoismo perché questa squadra ha dimostrato di non averne: si parlano e decidono loro, certo se uno sbaglia un rigore eventualmente non gli faccio tirare il secondo nella stessa partita».
Meno pressione nelle prossime partite?
«Se una squadra ha 42 punti già ora, ha dei valori. Abbiamo 13 giornate per raggiungere altri obiettivi: prima i play off, poi eventualmente guardaremo oltre».
Sull’arbitro:
«Io non posso parlare male di un arbitro che mi dà rigore a quattro minuti dalla fine, a Mantova non ce l’hanno dato: negli ultimi minuti c’è la stanchezza anche per loro, se non ce l’avesse dato non avremmo fatto la rivoluzione».
Post Lecco-Albinoleffe, l’intervista di Erald Lakti
Erald, un gol così te lo sognavi?
«È il mio primo gol nei professionisti ed è uscito molto bene, sono molto contento. Ilari mi ha detto di attaccare forte il primo».
In stagione un gol e un assist:
«Ci servivano i punti oggi. Siamo stati molto attenti e nella ripresa abbiamo aumentato il passo. Il gol? Ho seguito soprattutto il consiglio di Ilari».
Cos’è cambiato in questa stagione?
«Sono stato bravo a sfruttare le occasioni, ho sempre lavorato al massimo. Stare con giocatori più esperti mi ha fatto migliorare, certamente».
La dedica?
«Alla mia famiglia e soprattutto alla squadra, era importante per i tre punti».
Post Lecco-Albinoleffe, l’intervista di mister Giuseppe Biava
Mister, partita che si è accesa nel secondo tempo:
«Poche occasioni nel primo tempo, poi abbiamo preso un gol evitabilissimo. L’abbiamo raddrizzata subito, ci resta il rammarico di aver concesso un rigore. Né noi né il Lecco abbiamo fatto abbastanza per vincerla, era da pareggio e potevamo portare a casa un punto importante ma lo paghiamo per due disattenzioni. Noi dobbiamo svegliarci e fare punti».
Su Cocco e Giorgione in panchina:
«Abbiamo tre partite in settimana e arrivavano da cinque di fila dall’inizio. Cocco va gestito e anche entrato può essere decisivo, al posto di Giorgione ho preferito l’energia di Doumbia».
C’è un equilibrio di valori in questo campionato?
«È abbastanza livellato, a differenza dell’anno scorso non ci sono state delle ammazza campionato e davanti si fa fatica. Quelle sotto ne approfittano e la classifica, in base ai risultati, ti porta sotto tutte le altre o in zona play off in breve tempo».
Manca un po’ di esperienza:
«Avevamo solo due “anziani” in panchina, la squadra è giovane e in tante situazioni possiamo peccare d’inesperienza. I ragazzi stanno facendo il massimo, peccando d’inesperienza a volte non si portano a casa i risultati: abbiamo un gruppo giovane, con giocatori esperti che possono dire la loro. La filosofia societaria è questa».
Avete il mal di trasferta?
«Fino al termine del girone d’andata era il contrario, abbiamo vinto tante partite fuori. Nel 2023 il trend è cambiato, in casa ne abbiamo vinte due poi siamo andati a Vicenza, Salò e Lecco, che è la migliore: è normale perdere con squadre che hanno altre ambizioni rispetto alle nostre. In alcune situazioni siamo anche stati sfortunati, oggi bravo l’attaccante sul primo gol, ma la palla è andata proprio là».