Mai così bene dopo la promozione in Serie C. Il Lecco di Tacchinardi prima e Foschi poi conferma di essere una squadra valida anche attraverso i numeri, migliori anche rispetto a quelli collezionati nel corso delle prime 25 partite della stagione 2020/2021 sotto la guida di mister Gaetano D’Agostino. Rispetto ad allora la compagine bluceleste ha mostrato una regolarità migliore, non incappando in grandi periodi di magra e confermando la propria forza tra le mura amiche del “Rigamonti-Ceppi”, allora senza pubblico e oggi tornato a essere un fattore anche dal punto di vista ambientale proprio grazie al ritorno degli appassionati lecchesi. In mezzo, come raccolto da Lanfredo Birelli per LCN Sport, c’è stata la stagione condivisa da Zironelli e De Paola, condizionata dal crollo avuto tra la seconda metà di ottobre e l’inizio id dicembre che portò al cambio in panchina al culmine di una crisi veramente lunga. Non conteggiata la stagione 2019/2020 con Gaburro prima e D’Agostino poi, tagliata a metà dal sopraggiungere della pandemia legata al Covid-19.
Il dato distorto è quello dei gol subiti in trasferta, durante la stagione corrente condizionato dalle due scoppole subite a Vicenza con Tacchinardi e Lignano Sabbiadoro – per mano del Pordenone poi: nove reti in 180′, una massa decisamente importante sui 24 incassati lontano da via Don Pozzi; arrotondano il risultato, con un divario minore, gli altri quattro presi dalla Pergolettese all’alba del 2023. Il Lecco a Seregno, casa del Sangiuliano, cerca la gioia in trasferta che manca dalla prima e storica vittoria ottenuta a novembre sul campo di una Triestina in caduta libera, anche se il rendimento attuale è perfettamente sovrapponibile rispetto a quello delle annate precedenti per quanto riguarda i punti incamerati: da qui passa il definitivo salto di qualità.