Sorpasso riuscito: Matteo Marani è il nuovo presidente della Lega Pro. Il giornalista, voto noto di Sky e presidente della fondazione Museo del calcio, è stato eletto con 39 voti. Al suo fianco vi saranno Gianfranco Zola e Giovanni Spezzaferri, che in qualità di vicepresidenti lo sosterranno nel prossimo biennio. Lo sfidante Marcel Vulpis, vicepresidente uscente e reggente dopo le dimissioni di Francesco Ghrelli, ha ottenuto 15 preferenze: 2 le schede bianche e 2 le nulle.
Ringrazio tutti i presidenti che mi hanno votato in questa tornata elettorale. Persone straordinarie e libere a cui sarò legato per tutta la mia vita. Hanno dimostrato una coerenza unica al mondo! Per loro ci sarò sempre! Grazie di cuore! @ivanfcardia @NewsTuttoC @MicheleSpiezia1— Marcel Vulpis (@MarcelVulpisRM) February 9, 2023
«Se l’Italia è ai primi posti nella storia del calcio mondiale, uno dei principali meriti è stato ed è della Serie C. È qui che sono state messe le basi vere dei grandi successi azzurri e dei maggiori club italiani in Europa. È un elenco lungo, straordinario di campioni che hanno arricchito l’album di famiglia e che proprio dalla Serie C, grazie alla C, sono partiti. Dobbiamo saperlo ed esserne fieri. Il mio programma si chiama “#Facciamorete”, dobbiamo restare tutti uniti e fare squadra. Si vince solo stando tutti insieme»: queste le prime parole del neo presidente di Lega Pro Matteo Marani.
Al termine dell’Assemblea è giunto l’augurio del presidente federale Gabriele Gravina, sostenitore di Marani: «L’assemblea di Lega Pro è stato un grande esercizio di democrazia in un momento complicato per il calcio italiano. Matteo Marani è una persona di grande spessore e qualità umane, fondamentale per dare il giusto contributo al cambiamento e per questo continuo portare avanti una rivoluzione culturale. Complimenti a Matteo per questo largo e meritato successo, auguro buon lavoro a lui, ai nuovi vice presidenti e a tutto il Consiglio Direttivo».
Matteo Marani: la scheda
Nato a Bologna il 2 ottobre 1970, dopo la laurea in storia all’Università di Bologna Marani ha iniziato a occuparsi di giornalismo sportivo, in particolare di calcio. Per la carta stampata ha collaborato con testate nazionali come Il Messaggero, il Corriere dello Sport – Stadio e Il Sole 24 Ore. Lungo e duraturo è stato il suo legame con la rivista Guerin Sportivo, iniziato nel 1992 come semplice stagista e poi conclusosi con la direzione, incarico ricoperto dal 2008 al 2016. Sotto la sua direzione la testata si è rinnovata trasformandosi da settimanale a mensile e aprendo il suo primo sito web.
In ambito televisivo ha collaborato al programma Quelli che il calcio di Rai 2, passando poi nel 2016 alla vicedirezione di Sky Sport; dal marzo 2016 al gennaio 2018 è stato inoltre direttore di Sky Sport 24, divenendo quindi responsabile dell’area eventi calcio di Sky Italia. Per l’emittente satellitare, dal 2019 è inoltre autore e conduttore della serie monografica Storie di Matteo Marani.
Come scrittore è stato autore nel 2007 del libro Dallo scudetto ad Auschwitz, che a posteriori ha contribuito in maniera determinante alla riscoperta della figura di Árpád Weisz dopo decenni di oblìo: per quest’opera ha ricevuto sia il premio per la letteratura sportiva di Chieti nel 2009, sia quello intitolato ad Antonio Ghirelli nel 2014. Oltre alla professione giornalistica, tiene corsi sul linguaggio del giornalismo alla IULM di Milano e all’Università di Bologna.
In ambito federale, nel 2014 ha curato con Alessandra Maria Sette la mostra sulla storia della nazionale italiana all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Già vicepresidente della fondazione Museo del calcio, nel 2020 viene nominato presidente della stessa su proposta del numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina.