Il calcio nel 1923 era ai propri albori in Italia. E poteva capitare di giocare partite, annullarle e disporne un recupero mai andato in scena. Cosa che avvenne nel corso del mese di febbraio, ma per spiegare gli avvenimenti bisogna fare un riepilogo delle puntate precedenti. Come segnalato da Lanfredo Birelli e raccontato attraverso il libro “Tutto il Lecco partita per partita”, quello fu l’anno della riunificazione tra FIGC e CCI, con il Lecco che venne declassato nel nuovo campionato di 3^ Divisione Lombarda e si trovò a sgomitare per farsi strada verso la promozione: la Canottieri del recordman Aliverti III vince le prime tre e poi perde sul campo dell’Olona di Milano prima di riprendere positivamente il cammino. Il girone di ritorno viene pesantemente condizionato dalla decisione del Direttorio Lombardo che, a seguito di un errore di tesseramento commesso dalla stessa FIGC lombarda, porta all’annullamento di tutte le gare giocate dai blucelesti nel girone di ritorno incluso il match di ritorno contro l’Olona, travolto per 8 a 1. Lazzotti e compagni, di fatto già vincitori del proprio girone, sono però costretti a rigiocarsi tutte le gare nonostante una certa diffidenza verso le decisioni di una giustizia sportiva vista come molto vicina ai milanesi.
Il Lecco rigioca e perde (2-1) con il Pro Victoria Monza, poi vince per forfait contro la Caratese (0-2, 4 febbraio) e la Pro Lissone (2-0, 11 febbraio) prima di battere nuovamente l’Olona (5-0) e completare il percorso con il successo a tavolino sul Ponte Chiasso (2-0, 25 febbraio). La stanchezza dettata dal ritmo serrato degli incontri non impedisce alla grintosa squadra allenata da Guido Mori di vincere il successivo girone finale, seppure con un solo punto di vantaggio su Labor Seregno e Vogherese. Per salire in 2^ Divisione è necessario avere ragione del Monza nella doppia sfida promozione-salvezza: i brianzoli sono più esperti e si aggiudicano di misura entrambi i confronti, gettando nell’amarezza i blucelesti.
