Lecco e Novara si ritrovano, capitolo ennesimo di una sfida che ha radici molto lontane. Radici che condivide anche mister Luciano Foschi, oggi sulla panchina dei blucelesti e in passato seduto su quella dei piemontesi: accolto tra gli applausi al “Piola”, il tecnico – insieme alla sua squadra – regalò un notevole dispiacere ai padroni di casa. Quell’1-2 funse da classica partita della svolta per le Aquile, che con le reti di Buso e Girelli acquisirono una quantità di consapevolezza notevole. Oggi, invece, c’è da portare avanti il “giochino” tra il rendimento in casa e quello in trasferta per riprendere quota dopo il brutto passo falso con il Sangiuliano.
Mister, tante assenze su entrambi i fronti. Vince chi ci crede di più?
«È un passaggio per il campionato di entrambe. Dobbiamo essere consci di quello che è successo la scorsa settimana e dobbiamo avere voglia di rivalsa, riscattando la prestazione negativa. Abbiamo lavorato sulle nostre cose, come sempre, e sulla testa dei ragazzi. Mi aspetto la voglia di rivalsa, veramente: mezz’ora fa ero al telefono con il presidente, che non è stato bene ma domani verrà a vedere la partita; se i nostri giocatori avessero la grinta che ha lui, saremmo tranquilli in casa e fuori. Dobbiamo cercare la voglia di ottenere qualcosa d’importante a tutti i costi: sono arrivato qui e abbiamo parlato di salvezza e siamo finiti a parlare di Serie B. Tutti possono vincere tutto e possiamo arrivare in fondo con la forza dei presenti e degli assenti: non voglio fare cambi tattici, domani, ma solo per crampi».
Sulla questione campo:
«È semplicemente un pretesto, sono d’accordo. Da quel punto di vista non ci sarà una squadra favorita o sfavorita dal campo. Noi non abbiamo un giocatore che cambia radicalmente le cose: o vinciamo tutti insieme, o perdiamo tutti insieme, ne veniamo fuori solo con le prestazioni. Se mancano, andiamo incontro alle brutte figure: dobbiamo mettere in campo velocemente la nostra identità».
Fuori Galli e Ardizzone, la scelta è quella di Zuccon?
«Anche Ilari può fare quel ruolo, con meno dinamismo e più qualità. Federico è più incontrista, Carlo fa un discorso contrario: abbiamo provato entrambe le cose, ma come abbiamo provato anche il 3-4-1-2 perché mettere un giocatore non di ruolo non funziona sempre. Può essere una soluzione per il futuro, dobbiamo riuscire a supportarla: abbiamo giocatori validi davanti, dobbiamo sfruttarli al meglio. Bianconi? Dipende cosa vuoi fare in partita, se vuoi prendere palla di testa e fare schermo può andare bene».
Seregno ha cambiato l’idea per la formazione di domani?
«No, gli allenatori vanno alla ricerca del riscatto: se faccio male e poi il tecnico comunque mi manda in campo, io sbrano il campo; pretendo questa cosa da parte di tutti. Sono cose che fanno parte del mondo calcistico da quando esiste: bisogna dare un contributo importante alla causa».
Sugli indisponibili:
«Sono tutti convocati come di consueto, ma Galli e Ardizzone sono fuori. Bianconi si è allenato regolarmente».
Prepartita di Lecco-Novara, i convocati di mister Luciano Foschi
Assenti Galli, Ardizzone ed Eusepi, rientra dalla squalifica il neopapà Vedran Celjak.