Il Lecco e la trasferta, un nuovo capitolo. Questa volta tocca al “Moccagatta” di Alessandria, lì dove si svolgono le partite interne della Juventus Next Gen e dove in poche hanno trovato gloria. Meglio, tra le mura amiche, hanno fatto solo i blucelesti, che vanno alla ricerca di una vittoria pesante e che non è ancora arrivata nel nuovo anno. Più in generale, mister Luciano Foschi e l’ambiente hanno bisogno di conferme dal punto di vista dell’atteggiamento, che tra Mantova e Seregno ha lasciato tanti, tantissimi punti interrogativi. Il tecnico dovrà fare i conti con l’assenza di Patrick Enrici, ovvero il giocatore più presente della rosa: sul lato interno sinistro della difesa troverà spazio uno stra Bianconi, Stanga e Cusumano, con gli ultimi due che sono quasi a secco di minuti in bluceleste. Non una questione di poco conto, anzi.
Verso Juventus Next Gen-Lecco, l’intervista di Foschi
Mister, come si prepara una partita che è contro un avversario sfuggente?
«Molto difficile prepararla è una squadra forte e lo dico sempre. L’idea della seconda squadra è geniale, sempre più ragazzi fanno il salto in prima squadra e questa è la dimostrazione se fatta con criterio e con tutte le componenti giuste al posto giusto. La squadra è forte, fatta di ragazzi di passaggio in questa categoria: dobbiamo puntare sulle nostre forze, noi dobbiamo e vogliamo credere di rimanere lì a lottare fino all’ultima giornata. Ci sono situazioni che vanno lette nel modo e momento giusto, noi dobbiamo capire che ci capita la Juve ma poteva capitarci chiunque: se usciamo indenni da questo campo possiamo pensare di rimanere agganciati fino alla fine».
Positiva la scelta di allenarsi a Vercurago. La Juve, invece, arriva da 120′ in Coppa:
«Si, Iocolano e Poli… Sui 2005 che sentono la stanchezza, non ci credo manco se lo vedo. Noi non dobbiamo fare conto su queste possibili difficoltà che possono avere, ma dobbiamo crearne alzando i ritmi; in tal caso, il discorso dei supplementari potrebbe venire fuori perchè mercoledì i ritmi erano alti, tra squadre di categoria superiore, da buona Serie B: complimenti alla Juve, ma anche al Foggia».
Sugli indisponibili:
«Enrici squalificato, Galli lo portiamo con noi ma oggi aveva delle difficoltà. Volevamo vedere come sta. In difesa? Bianconi, Cusumano o Stanga, in tre per una maglia».
La Juventus ha costruito la classifica in casa:
«Numeri, ne teniamo conto e li abbiamo riferiti ai ragazzi. Il campo è un’altra cosa, dobbiamo pensare che è una partita e dobbiamo farla con i nostri canoni: se siamo lì, dobbiamo giocare da squadra che sta a 2 punti dalla vetta della classifica, senza timori o paure. A 11 giornate dalla fine, non si può essere così altalenanti: abbiamo l’opportunità di dimostrare che siamo una squadra, con continuità possiamo fare un bel finale di stagione».
C’è la tensione giusta?
«Ma l’ho vista anche in trasferta, come a Crema quando la partita era chiusa a metà. Il secondo tempo con il Sangiuliano ci ha visto alzare i ritmi e concedere poco, delle partite le abbiamo vinte: noi siamo quelli, non possiamo perdere intensità altrimenti nell’economia della partita abbiamo delle difficoltà».