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Post partita | Foschi: «Questa squadra ha le palle». Zambataro: «Gol che dà fiducia. Felice per Tordini». Bianchini: «Brucia»

I blucelesti si godono almeno qualche ora in vetta alla classifica dopo la bella vittoria in inferiorità numerica contro l’Arzignano Valchiampo: segnano Zambataro e Tordini

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Tempo di lettura 6 minuti

49 minuti in dieci, ma il risultato non cambia. Il Lecco ne serve due sul piatto di un buon Arzignano Valchiampo e tocca quota 34 punti casalinghi: un risultato che vale il primo posto temporaneo della classifica in attesa dei risultati delle dirette contendenti. Una partita che fa discutere non poco anche per le decisioni arbitrali controverse del signor Iacobellis di Pisa, tranne quella che ha mandato Ilari anzitempo negli spogliatoi: un “rosso” che ci può stare quello per il forte centrocampista di casa per un’entrata scomposta, che ha avuto l’effetto di compattare ancora di più la squadra di mister Luciano Foschi, in rete con Eyob Zambataro prima e Mattia Tordini poi; in mezzo la contestata rete di Stefano Cester, viziata da una spinta abbastanza evidente. Si può essere più forti e il Lecco è stato più forte, conquistato tre punti pesantissimi per stare in vetta alla classifica. Davanti a tutti, lì dove volano le Aquile, almeno per qualche ora.

Post Lecco-Arzignano, l’intervista di mister Luciano Foschi

Mister, c’è un momento in cui si passa all’incasso:
«Complimenti all’Arzignano, tanto per cominciare, che oggi ci ha messo in grande difficoltà. E poi un “grazie” speciale al mio staff, perché questa settimana mi sono reso conto che la squadra sta benissimo e oggi abbiamo potuto cambiare 18 volte il modo di stare in campo. Tornando alla domanda, noi non abbandoniamo nessun ragazzo per strada: ieri ho detto che Tordini ha coperto il gap che c’era, il fatto che abbia fatto gol mi fa piacere ma è entrato nella maniera giusta. Vale anche per Bunino e Bianconi: noi abbiamo bisogno di tutti, se lo finiamo in gloria meglio ma se andiamo ai play off abbiamo bisogno di quanti più giocatori possibili. Ho molti più di undici giocatori, la domenica devo poter contare su tutti: che prima segni Mangni e poi Tordini è un segnale per tutti».

Questa squadra ha carattere:
«Potete dire che ha le palle. Questo campionato ha un fattore agonistico, si parte da lì e poi ci sono le altre cose tecnico-tattiche: la Serie C è così, ma il nostro girone lo è ancora di più, senza questo valore non emergi».

Tatticamente parlando, siete passati anche a quattro:
«Eravamo a tre anche quando è uscito Ilari stando in campo con il 3-4-2. Siamo stati coraggiosi, era più facile far entrare un centrocampista e cambiare: dovevamo solo giocare in ripartenza e volevamo vincerla comunque, la squadra ci ha creduto e non abbiamo voluto darle un messaggio sbagliato. Siamo stati fortunati con Tordini che ci ha fatto vincere la partita, ma la scelta importante è stata quella a monte».

Sulle condizioni di Tordini:
«Gli sono venuti i crampi ai tibiali, non ha avuto un infortunio vero e proprio ma non riusciva ma a correre. Magari hanno avuto sfogo varie situazioni vissute da un ragazzo giovane».

Sull’arbitro:
«Non m’interessa, non m’interessa. Io devo fare l’analisi sui miei giocatori, non ho il tempo di guardare quello che fanno gli arbitri che sono lì a fare il regolamento. Non ho mai dato un giudizio e non lo faccio adesso. Posso solo dire che a fine primo tempo ero arrabbiato con i miei ragazzi che si lamentavano con l’arbitro al posto di vincere i contrasti, non so se abbia inciso ma nel secondo tempo questa cosa è cambiata».

Su Zuccon:
«Ma meno male! Voglio non dormire la notte per capire se devo fare giocare uno o l’altro. Sono contento per lui e Zambataro, Galli rientra e dovrà rimboccarsi le maniche per riconquistare il posto: ci sono tante situazioni positive. Detto questo, Ilari è squalificato ed è semplice».

Sull’espulsione di Ilari:
«Non sono così convinto che fosse da cartellino rosso. In queste situazioni l’arbitro può fermarsi e ragionare su quello che è successo, penso che l’ammonizione fosse più che sufficiente. Non dico che l’arbitro abbia sbagliato, può essere una cosa da espulsione ma non è stata volontaria».

Vittoria che dà autostima?
«Ne abbiamo bisogno? Siamo primi fino alle sette e un quarto».

Post Lecco-Arzignano, l’intervista di Eyob Zambataro

Eyob, si era registrato un calo delle prestazioni: oggi un gol e non solo. Cambiato qualcosa?
«Sicuramente ho avuto un periodo di flessione per quanto riguarda le prestazioni. Magari è l’inverno, non so: io devo continuare a giocare, oggi sono contento per la squadra e basta».

Cosa ti dà questo gol?
«Fiducia nei miei mezzi. Ho fatto altre prestazioni, ma il calcio è fatto dai numeri e lo sapete benissimo: chi fa gol e assist è il giocatore di giornata».

Sul gol del 2-1:
«La faccio spesso in settimana quella giocata, è stato bravo anche Zuccon a leggerla e smarcare Tordo. Sono contento per lui».

Rispetto alla prima esperienza lecchese attacchi meno l’area:
«La squadra cambia il modo di giocare, l’anno scorso c’erano Kraja e Masini che smarcano spesso gli esterni e quest’anno si fa un altro gioco. Sono punti di vista».

Il clima nello spogliatoio è…
«Sereno. Manca sempre meno e dobbiamo affrontare ogni partita».

Sull’abbraccio a Tordini:
«Lo stimo tantissimo, anche Buso sta facendo un grande campionato e lui deve star sereno. Entrambi abbiamo vissuto un periodo non felicissimo e oggi il gol può darci fiducia».

C’è un premio promozione?
«Non lo so…».

Post Lecco-Arzignano, l’intervista di mister Giuseppe Bianchini

Mister, partiamo dalla partita:
«Una sconfitta che ci sta, ma brucia per come abbiamo giocato dopo essere rimasti in superiorità numerica. Quando pensiamo che la partita possa diventre più gestibile e abbassiamo l’intensità, poi paghiamo».

Ti rimarrà attaccata la prestazione:
«Appena pensiamo di essere in controllo e abbassiamo l’intensità, possiamo andare in difficoltà con chiunque. Se lo fai a Lecco lo paghi, ma in undici contro undici i ragazzi mi erano piaciuti molto».

Tatticamente avete creato delle difficoltà, poi è cambiato qualcosa:
«Sapevamo della forza del Lecco sugli esterni, ma mi ripeto: fino all’undici contro undici, abbiamo giocato alla pari e creato delle situazioni, poi ci siamo un po’ persi e rilassati, un errore gravissimo che abbiamo pagato. Quando esci mentalmente dalla partita, fai fatica a rientrarvi».

Un giudizio sull’arbitraggio:
«Sul nostro gol probabilmente c’era un mezzo fallo, l’espulsione non l’ho vista bene ma penso che l’entrata fosse scomposta. Per il resto non ho visto cose particolari».

Cos’è mancato oggi?
«Lucidità e il non forzare una volta rimasti in undici contro dieci: abbiamo sbagliato a pensare che sarebbe diventata una partita facile».

Davanti meno brillantezza:
«Il Lecco ha fatto la partita giusta, in dieci si è difeso bene ed è ripartito con le due punte. Hanno accelerato loro e non noi: reponsabilità mia, lo accettiamo».

Su Cariolato e Gemignani:
«Gemignani ha un dolore al ginocchio, Cariolato ci tornerà utile».

Bonetto e non Molnar, perchè?
«Rientra con il gruppo la prossima settimana, Bonetto si è sempre allenato con il gruppo».

Lotta per il primo posto: chi la spunta?
«Tranne il Vicenza le abbiamo trovate tutte ed è una bella lotta, il Pordenone mi è sembrata quella più completa ma il Lecco non vedo perchè non dovrebbe provarci».

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