Calcio Lecco 1912 6,5: la gamba non è quella dei giorni migliori, ma il cuore non manca. Blucelesti pericolosi solo quasi da fermo, alla fine il punto ha la sua pesantezza. Il migliore in campo? La città che risponde presente.
Melgrati 7: una parata difficile, ma che vale mica poco. Attento quando Burrai calcia all’improvviso dalla distanza.
Celjak 6,5: partita di solidità ed efficacia, nel finale compie una lettura eccezionale.
Battistini 6,5: non dover marcare Candellone è una questione di non secondaria importanza, attento nel finale quando spara in cielo quella palla che balla sulla linea di porta.
Enrici 5,5: 90′ consistenti, poi quell’amnesia che spalanca le porte dell’area al Pordenone. Qualcosa di già visto con l’Arzignano e che va eliminato quanto prima.
Giudici 6: gli ospiti raddoppiano gli esterni e lui dà l’idea di soffrire non poco la cosa. Apprezzabile la fase difensiva.
(dal 43′ st Zambataro sv).
Girelli 6,5: lì in mezzo è il migliore, in grado di sgommare palla al piede in mezzo agli interni neroverdi.
Ardizzone 6: minutaggio e raggio d’azione limitati, ma la palla migliore della partita parte da lui. La qualità non è mai acqua.
(dal 23′ st Lakti 6: entra bene e dà fastidio in mezzo al campo. Guastatore apprezzabile).
Zuccon 6: tanto, tanto movimento, un po’ meno lucidità rispetto ai tempi più recenti.
Lepore 6,5: tre occasioni blucelesti, sempre lui a incidere. Peccato che trovi Festa sulla sua strada.
Buso 5,5: giù di corda, evidentemente limitato da una spalla che deve ancora guarire completamente.
(dal 10′ st Tordini 6: impiega un po’ a trovare le misure e gli spazi giusti, poi si spende a tutto campo).
Pinzauti 5,5: come Buso, gioca senza il necessario supporto della forma fisica ideale per incidere adeguatamente. Sempre combattivo, ma un po’ spompo.
(dal 23′ st Bunino 6: entra per combattere e lo fa, non arriva con i tempi giusti su quella bella palla di Lepore dalla sinistra).
All. Foschi 6: il Lecco dà tutto e subito anche sfruttando l’onda emotiva dell’ambiente, poi si arrocca in difesa e contiene il Pordenone quasi sempre senza grandi affanni.
Pordenone 6,5: più di tutto ci è piaciuta l’umiltà dei neroverdi, che non si comportano come il Vicenza di turno e riconoscono la forza dell’avversario. Tutti abbastanza bene, ma Festa è decisivo.
Festa 7; Bruscagin 6, Ajeti 6,5, Pirrello 6 (dal 32′ s.t. Negro sv), Benedetti 6; Pinato 6,5, Burrai 6, Gucher 6 (dal 23′ s.t. Piscopo 5,5); Zammarini 6, Dubickas 6 (dal 43” s.t. Deli sv), Palombi 5,5 (dal 32′ s.t. Magnaghi sv). All. Stefani 6.
Arbitro sig. Cavaliere di Paola 6,5: il suo metro si adatta bene a una gara agonisticamente intensa. Ammonisce poco e bene, l’unica pecca è la simulazione contestata a Tordini nel finale: si poteva semplicemente lasciar correre, per quanto sia l’attaccante a cercare il contatto.