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Post partita | Foschi: «Pieni d’orgoglio». Melgrati: «Importante non prendere gol». Vecchi: «Pareggio giusto, eravamo in emergenza»

Secondo pareggio a reti bianche consecutivo per il Lecco, che non riesce a sfondare neanche con la FeralpiSalò nonostante qualche occasione importante

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Tempo di lettura 5 minuti

Un altro pareggio a reti bianche per il Lecco. Dopo il Pordenone, i blucelesti non sfondano nemmeno il muro della FeralpiSalò, che conferma la propria capacità di non subire gol e fare punti fuori casa. Risultato complessivamente giusto quello uscito dal “Rigamonti-Ceppi”: occasioni da una parte e dall’altra, ma se sul fronte bluceleste c’è da recriminare per la poca precisione sottoporta in avvio di gara, su quello dei gardesani va riconosciuto che le due sortite più interessanti sono state stoppate da un paio d’interventi degni di nota di Melgrati e Battistini, i migliori tra le file delle Aquile con l’intramontabile Lepore. Per la corsa alla Serie B cambia poco o niente a livello matematico rispetto al prepartita, più che altro sarà da risolvere l’improvvisa poca prolificità: il Lecco non segna da tre partite complete nonostante le occasioni notevoli prodotte soprattutto tra Trento e la serata odierna. Capitolo pubblico: 1.897 per il match di cartello, un dato in linea con i 2.368 di Lecco-Pordenone tenuto conto della collocazione oraria tutt’altro che agevole per l’affluenza. Sei partite alla fine: domenica nuova tappa a Piacenza.

Lecco 0-0 FeralpiSalò: l’intervista di mister Luciano Foschi

Mister, bisogna essere orgogliosi di aver fatto tremare la FeralpiSalò:
«Non è finito il campionato e lo confermo, lo dico da tempo e lo dirò fino all’ultima giornata: non finirà mai, si risolverà solo allora. Siamo cresciuti rispetto a Lecco-Pordenone, creando e subendo diverse palle gol, il valore dell’avversario ci ha costretto a difenderci. Abbiamo sempre giocato nel nostro modo e oggi la condizione, soprattutto degli attaccanti, era migliore, ma abbiamo recuperato anche Ilari e Galli. Ci apprestiamo a fare un finale di stagione con grande fiducia: con questo spirito possiamo veramente credere di battere chiunque, come possiamo anche perdere con chiunque».

Vi siete inceppati nel momento peggiore davanti alla porta:
«Sulla seconda occasione Ilari mi ha detto che la palla ha rallentato di botto perchè voleva colpirla di testa. Abbiamo creato, anche alla fine sul tiro cross di Doudou il portiere era ormai tagliato fuori. Abbiamo sempre proposto, della prestazione non posso dire nulla, siamo vivi e consapevoli che facciamo parte del lotto delle prime cinque squadre. Le partite che restano le giocheremo fino alla morte per ottenere il massimo».

Un grande Franco Lepore:
«Prende come un bambino, lo prendo sempre d’esempio perché si allena sempre bene. Lui e Zuccon sono gli emblemi del gruppo: il più anziano e il più giovane che lottano su ogni pallone, questo ho chiesto al mio arrivo e questo ho venduto alla gente di Lecco. Ho detto che la mia squadra avrebbe lottato su ogni pallone e sotto questo punto di vista nessuno si può lamentare, anche quando non è stata bellissima. Mi riconosco e questa cosa mi riempie di orgoglio».

Difesa impeccabile, mancato un centravanti di ruolo?
«Non capisco questa domanda, gli attaccanti li abbiamo. Eusepi? Non c’è, abbiamo Pinzauti, Bunino e Doudou che non sono dei terzini. I centravanti fanno quello che chiediamo, anche Buso esce stremato e Tordini ha i crampi dopo 10′ con l’Arzignano. Questa squadra non si risparmia, non è un caso l’essere a 53 punti: che Eusepi potesse essere importante non lo scopriamo adesso per tanti motivi, ma non toglie nulla».

C’è qualcosa che avresti fatto diversamente?
«No, sono contento del comportamento dei ragazzi. Con un po’ di fortuna vinci questa partita, con un po’ di sfortuna la perdi».

Nelle ultime due gare non si è vista la differenza con il Lecco:
«Questo ci riempie d’orgoglio, ma ci deve dare consapevolezza. Sono stati molto bravi i ragazzi a non far notare la differenza, se mai ce ne fosse. Dobbiamo insistere e andare avanti, se andremo ai play off lo faremo con la consapevolezza di poter arrivare in alto».

Lecco 0-0 FeralpiSalò: l’intervista di Riccardo Melgrati

Riccardo, non prendere gol è essenziale e hai un po’ salvato il campionato:
«Forse è una frase fatta, è ancora presto perchè di partite da giocare ce ne sono. Vincere avrebbe potuto dare un gran significato, ma siamo stati sempre dentro la gara e ci portiamo a casa un punto».

C’è rammarico?
«Si, assolutamente. Un leggero dispiacere perché credevamo di poter portare a casa una vittoria in queste due gare. Dobbiamo prendere il positivo, non aver subito gol è un valore importante».

Ora il Piacenza:
«Prendiamo come riferimento la trasferta di Alessandria e quella di Trento. Cercheremo di approcciare la partita come quelle casalinghe, cercando di vincere assolutamente».

Lecco 0-0 FeralpiSalò: l’intervista di mister Stefano Vecchi

Mister, squadra rivoluzionata:
«Eravamo in emergenza marcata in mezzo al campo, non me la sono sentita di giocare con tre centrocampisti da sostituire. Abbiamo optato per questa soluzione, bravi i ragazzi ad adattarsi a questo modulo tra stamattina e stasera. Ieri abbiamo provato altre cose, purtroppo Carraro non era a posto per un problemino ed era inutile rischiarlo. Abbiamo giocato su un campo difficile e dimostrato di essere una squadra tosta».

Avete rischiato poco:
«Si, ci prendiamo volentieri questo punto. Il risultato è giusto».

Un passo verso la Serie B:
«Se avessimo vinto si, un pareggio ci tiene nella stessa posizione perché siamo tutti lì. Abbiamo provato a vincere, le condizioni erano complicate».

Una difesa ermetica, soprattutto in trasferta:
«Per assurdo abbiamo rischiato più del solito pur giocando con due difensori, poi siamo stati solidi e concreti. Contro il Lecco non è mai facile, non è una squadra che subisce molti gol».Pieni

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