Zero gol con il Trento. Zero gol con il Pordenone. Zero gol con la FeralpiSalò. E zero gol pure con il Piacenza che ha incassato 56 gol in campionato, rimanendo solo due volte con la porta inviolata fino a domenica scorsa. L’attacco del Lecco si è inceppato sul più bello. O, per meglio dire, la fase offensiva della squadra di mister Luciano Foschi ha smesso di funzionare nel momento meno consono per farlo. Dal secondo tempo del “Briamasco” i blucelesti non sono riusciti a buttarla dentro manco con le mani, tanto per usare un termine molto in voga nel calcio dei giorni nostri. Le occasioni clamorose non sono mancate: quattro proprio a Trento e tutte sui piedi di Doudou Mangni, poca roba con il Pordenone e tutto limitato alle palle inattive calciate da Franco Lepore, occasione gigante per Carlo Ilari all’inizio di Lecco-FeralpiSalò con la seconda sottoporta cancellata da un colpo di vento, colpo di testa di Vedran Celjak fuori da zero metri con il Piacenza. Questo per limitarsi alle situazioni mancate delle Aquile.
Titolarissimi e fiato corto
Questione di lucidità? Sicuramente il calo in tal senso è visibile a occhio nudo ed è stato confermato anche da capitan Luca Giudici nell’ultimo post partita del “Garilli”. Alla fine giocano sempre quei quindici o giù di lì: tra Patrick Enrici (1° con 2.771′) e Doudou Mangni (15° con 892′) si pescano praticamente tutti i titolari e le seconde linee, sotto l’attaccante s’incrociano ancora Luis Maldonado (794′) oggi alla Turris, il fuori lista Simone Pecorini (586′), lo squalificato Umberto Eusepi (543′) e il portiere Simone Stucchi (540′) che con Foschi ha disputato sole due gare da titolare, di cui una nell’unica partita di Coppa Italia di Serie C. Il primo giocatore di movimento che s’incrocia è Luca Scapuzzi – 20° posto nella speciale classifica con 376′ all’attivo nell’arco di tutta l’annata -, mentre Tordini e Ardizzone sono destinati a risalire ma sono incappati in delle noie fisiche tra febbraio e marzo. I casi strani sono quelli di Alessandro Bianconi (150′) e Francesco Cusumano (0′), presi a gennaio per rinforzare la difesa ma visti poco o addirittura niente: Celjak-Battistini-Enrici sempre e comunque, squalifiche permettendo.
Puntare su un nucleo di titolarissimi ha permesso a Foschi di ottimizzare i risultati nel medio periodo, ma ora che si è entrati in quello di lunga durata stanno venendo fuori un po’ di magagne a livello fisico, con Pinzauti e Buso in particolare che non sono riusciti a dare il canonico contributo in quella che è stata una settimana spartiacque: la speranza è che la settimana piena di lavoro abbia permesso alla squadra di mettere un po’ di brillantezza nelle gambe in vista di uno scontro molto importante come quello in programma domenica 19 con la Triestina, con gli alabardati che sono in un momento di buona forma per quanto abbiano incrociato delle compagini in momenti di conclamata difficoltà. Corsa, agonismo e lucidità: il Lecco ha bisogno delle sue armi migliori per chiudere bene la stagione regolare e arrivare lanciato al post.