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Stanga&Co: più spazio per le seconde linee?

Foschi, nonostante le poche presenze, ha speso parole importanti per il difensore di scuola Milan: tra le righe sembra esserci la possibilità di concedergli qualche minuto in più rispetto a quanto avvenuto fino a oggi

Luca Stanga BONACINA/LCN SPORT
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Luca Stanga «è un giocatore importante, un 2002 che ha avuto una crescita enorme. Abbiamo fatto fatica a presentarlo, adesso come adesso me lo porterei altrove se cambiassi squadra». Dichiarazioni di mister Luciano Foschi pochi minuti dopo la fine di Lecco-Triestina. La stagione regolare sta arrivando rapidamente alla propria conclusione, lunedì sera i blucelesti saranno impegnati sul campo del redivivo Renate e dovranno rompere un sortilegio sottoporta che dura da 475′. Niente che, sulla carta, riguardi il giovane difensore classe 2002 che la dirigenza delle Aquile ha prelevato a titolo definitivo dal Milan durante la scorsa estate. Con Tacchinardi c’è stato giusto il tempo di svolgere parte del precampionato e poche gare ufficiali, poi con il subentro della nuova guida tecnica le possibilità sono state ridotte al lumicino: Lecco-Juventus NG in Coppa Italia, Pro Sesto-Lecco come (buon) debutto in campionato, uno spezzone ridotto nel momento più caldo nel recente Juventus NG-Lecco e i secondi 45′ di Lecco-Triestina. In quella zona del campo ha giocato Patrick Enrici e quasi solamente lui: come prima alternativa, in quelle rare occasioni in cui è stato operato un cambio, è stato speso Alessandro Bianconi, arrivato in inverno dall’Ancona insieme all’oggetto misterioso Francesco Cusumano, in questo caso dalla Vis Pesaro.

Sul tema delle seconde linee ci siamo espressi spesso, anche durante la passata settimana. Praticamente per tutta la stagione le rotazioni sono state limitate e anche chi è arrivato a gennaio sta avendo le sue difficoltà: di Bianconi e Cusumano abbiamo detto, Ardizzone ha iniziato giocando da titolare ma è incappato quasi subito in un serio problema fisico, Martorelli ha giocato poco senza convincere prima di rompersi un polso, Bunino ha disputato solamente due gare da titolare. Salvo miracoli, il Lecco tra la fine di aprile e l’inizio di maggio disputerà i play off: aumentare le rotazioni per arrivarci con la giusta freschezza è irrinunciabile per una squadra che ha fatto di corsa e aggressività le proprie armi migliori. Sceso il livello di queste due componenti, anche le vittorie sono scomparse dal radar.

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