Lecco e Ancona, gara 2. Dopo il convulso pareggio uscito dal “Del Conero”, i blucelesti sono in attesa di ricevere la compagine dorica, che partirà nel primo pomeriggio alla volta della Lombardia e potrebbe trovare le stesse difficoltà logistiche. Al “Rigamonti-Ceppi” sono attese almeno tremila persone vista la partenza lanciata della prevendita. I blucelesti di Foschi avranno a disposizione due risultati su tre per raggiungere il secondo turno nazionale dei play off, ma i biancorossi hanno già dimostrato di avere sette vite vista la ripetitività nelle reti segnate nel corso degli ultimi minuti di gara. Una gara che bisognerà giocare con intelligenza e cercando di sfruttare il forte impatto emotivo che inevitabilmente ci sarà: una formula che spesso ha regalato grandi soddisfazioni.
Verso Lecco-Ancona, l’intervista alla vigilia di mister Luciano Foschi
Mister, una partita tutto cuore ma anche d’intelligenza:
«Noi giocheremo la nostra partita per vincere, come abbiamo fatto anche all’andata. Abbiamo elaborato e meditato sugli errori commessi, ma anche sulle cose buone fatte. Questa partita ci ha fatto capire cosa sono i play off, se mai ce ne fosse stato bisogno. L’Ancona ha fatto una partita tutto cuore, è un match in totale equilibrio: dobbiamo sapere che gli avversari ci possono punire, bisogna giocare con il cuore e con la giusta concentrazione».
La squadra ha recuperato dal viaggio?
«Partiamo dal presupposto che ho 56 anni e loro ne hanno 20, loro hanno recuperato subito e il giorno stesso hanno voluto fare allenamento per smaltire il viaggio. Ieri non abbiamo sprecato troppe energie, non c’è tempo di fare molte altre cose se non lo smaltire le fatiche della gara precedente. Loro erano arrabbiati per aver fatto 2-2 fuori casa, molti altri avrebbero firmato e questo vuol dire che ci tengono a dimostrare il loro valore contro una squadra molto forte».
Avete ripreso l’argomento con i subentrati?
«Il mio ero uno stimolo, la cosa è stata molto evidente. Abbiamo smesso di giocare da squadra tutti, anche chi c’era in campo sin da prima: forse abbiamo staccato la spina troppo presto, nel rivedere la partita abbiamo realizzato che le cose meno e più buone le abbiamo sempre fatte come gruppo. Ognuno di loro ha la voglia di ritagliarsi dello spazio: sono pronto a rifare le stesse cose e sono stato molto chiaro con loro. Sono sempre dritto al punto e mi sono sempre trovato bene, ogni tanto si fa qualche ferito ma il mondo del calcio è questo».
Loro vanno forte nel finale:
«Ci sta che magari perdano al 91′ prima o poi. Il calcio dà e toglie, fare gol all’ultimo minuto vale come farlo prima: se fossimo stati più bravi e attenti, magari l’avremmo chiusa prima. Hanno rischiato di prendere l’imbarcata e alla fine sono stati premiati, non abbiamo sofferto perché il gol al 94′ l’abbiamo preso in contropiede: su questo dobbiamo meditare».
Che Ancona ti aspetti?
«Non ne ho idea, penso alla mia squadra. Non dobbiamo pensare di giocare sui due risultati, ma di disputare una partita attenta; se la triplice fischio ci sarà un pareggio, allora lo prenderemo. Non possiamo permetterci di speculare, dobbiamo fare la nostra partita. L’abbiamo dimostrato anche da loro, non speculando sullo 0-2. Mi aspetto uno stadio veramente pieno e che ci spinga a ottenere il superamento del turno».
Come sta Girelli?
«Bene, veramente bene. Abbiamo un giocatore fresco e di gamba».
Verso Lecco-Ancona, i convocati di mister Luciano Foschi
Rientra anche Stefano Girelli, assente giovedì per squalifica.