Un finale amaro. Il Lecco gioca alla pari del Pordenone per 35 minuti, sotto il diluvio davanti a 3.700 spettatori, poi la partita diventa più pallanuoto che calcio. L’arbitro fa terminare un primo tempo che andrebbe interrotto prima, poi (dopo una sosta di quasi mezz’ora nell’intervallo) dirige una ripresa brutta e complicata, decisa da un rigore discutibile all’85’. E concede un recupero di soli 5 minuti nonostante il gioco sia interrotto per quasi altrettanti dopo l’invasione di campo di un indemoniato Di Nunno.
Prima occasione al 6′ per il Pordenone, con il colpo di testa di Benedetti da angolo, arriva la conclusione violenta di Bruscagin con grande risposta di Melgrati. Friulani sempre pericolosi da angolo, bel cross e Bruscagin piomba sul pallone ma calcia, da sbilanciato, alto.
Clamorosa occasione del Pordenone al 16′: da sinistra la conclusione di Pinato diretta fuori trova la deviazione di Battistini che spiazza Melgrati, costretto a un grande tuffo all’angolino basso; sul rimpallo Dubickas di testa rischia di trovare la rete.
Inizia a diluviare e il Lecco cresce. Giudici a destra sterza e mette un pallone bellissimo col mancino su cui Buso prende il tempo ai difensori friulani e schiaccia di testa, ma con poca forza: Festa si tuffa e devia in angolo. Burrai al 22′, calcio dai 30 metri con pallone che si abbassa all’ultimo e per poco non centra la traversa.
Pericolo gigantesco al 24′ con la conclusione di Zammarini dal limite dell’area piccola, rasoterra a giro che fa la barba al palo alla sinistra di Melgrati. Risponde un ispirato Giudici che si accentra e calcia col mancino, di potenza: alto. Al 40′ ci si ferma per valutare il campo, ormai quasi impraticabile. Il gioco riprende.
Ripresa: difficile giocare
Si comincia con un quarto d’ora di ritardo, con il campo leggermente migliorato. Calcio di punizione dai 25 metri di Burrai, rimbalzo davanti alla porta e Melgrati è ancora bravissimo a respingere. Si lotta molto a centrocampo, le condizioni sono buone ma si fa fatica a sviluppare trame di gioco. Al 62′ l’alleggerimento di Bianconi da 35 metri diventa un pallonetto su cui Festa è costretto a toccare sotto la traversa.
Melgrati al 65′ compie un autentico capolavoro sul tiro forte all’angolino di Dubickas: parata in tuffo prima di mano e poi di piede; sul rimpallo conclusione alta da posizione favorevole. Girelli ci prova dai 25 metri, abbastanza facile per Festa. Dentro Mangni per Pinzauti. Al 75′ tentativo ancora di Zammarini, al volo col destro da fuori area: alto non di molto. Sgasata di Buso da destra al 77′, tiro-cross direttamente fra le braccia del portiere. Poco dopo lo stesso Buso cerca di prendere i due centrali in velocità, ma sbaglia il tocco. Contropiede del Lecco, tre contro tre, Zuccon prova di sinistro ma non inquadra la porta.
All’85’ Zambataro, appena entrato dalla panchina, commette un fallo (presunto, di certo con ingenuità) alzando la gamba sul subentrato Deli. Rigore e Burrai segna nonostante Melgrati abbia intuito la direzione. Scintille tra Lepore e la panchina del Pordenone, Di Nunno entra imbufalito in campo e viene espulso da Fiero. Non si gioca per quasi 5 minuti dal gol dei friulani e ne vengono concessi soltanto 5 di recupero: incomprensibile. Finisce così. In Friuli servirà un’impresa.
Calcio Lecco 0-1 Pordenone (0-0)
Marcatori: Burrai (P) su rigore al 42′ s.t.
Lecco (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Bianconi; Giudici (dal 37′ s.t. Zambataro), Girelli, Zuccon, Ilari (dal 1′ s.t. Ardizzone), Lepore (dal 43′ s.t. Bunino); Buso, Pinzauti (dal 28′ s.t. Mangni). (Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Lakti, Scapuzzi, Tordini, Stanga, Martorelli, Cusumano, Galli). All. Luciano Foschi.
Pordenone (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Pirrello, Andreoni, Benedetti (dal 43′ s.t. Ingrosso); Burrai, Torrasi (dal 37′ s.t. Deli), Pinato (dal 26′ s.t. Gucher); Zammarini; Candellone (dal 43′ s.t. Piscopo), Dubickas (dal 26′ s.t. Magnaghi) (Martinez, Gallo, Giorico, Ingrosso, Piscopo, Palombi, La Rosa, Biancon, Gucher, Edera, Negro). All.: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Adalberto Fiero di Pistoia; ass. Francesco Valente di Roma 2, Matteo Pressato di Latina; IV ufficiale: Maria Marotta di Sapri.
Note: Spettatori 3.736; angoli: 2-6; ammoniti Pinato, Bruscagin, Pinzauti, Festa, Benedetti.