A Cesena servirà un’altra impresa. Il Lecco incappa nella seconda sconfitta interna consecutiva davanti a 4.794 spettatori – con 626 ospiti al seguito nonostante i gravi ritardi incontrati sull’A14 -, un pubblico spettacolare che ha fatto da cornice a una partita vibrante e densa di episodi: il Var consegna subito a Mercadante la palla che indirizza il match, i blucelesti giocano una bella mezz’ora ma alla fine il raddoppio di Prestia sembra indirizzare definitivamente la serie. Nella ripresa i romagnoli centrano due pali da zero metri, poi Giudici svetta e insacca la rete della speranza prima che un nuovo diluvio si abbatta sul “Rigamonti-Ceppi”. Il primo tempo è andato alla squadra di Toscano, ma quella di Foschi ha già ribaltato più di una volta il pronostico.
Lecco 1-2 Cesena, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, pronti-via e il primo rigore con il Var che ha segnato la partita:
«Si, ma non è rigore e siamo sempre alle solite. Se la vedo io, non capisco come non possano farlo noi. L’episodio è importante, un rigore è importantissimo nel gioco del calcio perché indirizza le stagioni e non si può essere leggeri. Non è che tutti i falli di mano siano da rigore. Non voglio discutere, anche se la palla sbatte prima sulla coscia e poi va sulla mano».
Il gol di Giudici vi consegna in mano qualche possibilità in più:
«Di più ancora. Siamo ancora vivi, la partita dura 180′: stiamo perdendo 1-2 e andiamo là a giocarcela con la consapevolezza di potergli fare male. Possiamo sfruttare male delle ripartenze, ma è chiaro che dobbiamo fare una prestazione di spessore. Mi dà forza vedere la squadra che gioca alla pari contro una che ha dimostrato di essere veramente forte. L’abbiamo persa anche sugli episodi, un rigore dubbio e un calcio d’angolo che mi fa molto arrabbiare».
Il gol di Celjak ha ammazzato l’umore dei ragazzi:
«Non abbiamo mai mollato, il gol annullato e lo 0-2 avrebbero stroncato chiunque. Invece i ragazzi non hanno mollato e hanno giocato un buon calcio. Stiamo facendo la conta, giocando ogni tre giorni e questo si paga: a fine partita abbiamo cercato di mettere là il Cesena e si è vista la differenza. Andremo là a testa alta a giocare la partita, consapevoli che nulla è perduto. C’è il Var anche al ritorno, magari gira un episodio».
Una prestazione che ha confermato la vostra abnegazione:
«Nel finale è mancato l’episodio, lo spunto, la forza. In queste situazioni una giocata giusta e importante cambia gli atteggiamenti, poi non ho rivisto l’episodio di Zambataro: queste partite le decidono gli episodi, io non sono abbattuto. La squadra si preparerà sempre».
Battistini è recuperabile?
«Non c’era stasera perché speriamo di recuperarlo giovedì, soprattutto in mezzo al campo dato che avremo anche Ardizzone squalificato. Con Andrea (Malgrati, ndr) ridevamo perché coprire una toppa ne apre un’altra: abbiamo iniziato con 4 giovani e abbiamo finito con 6, cosa possiamo dire a questa squadra? Il gruppo anche stasera è arrabbiato e non abbattuto, probabilmente giovedì si presenterà a Cesena con la voglia di recuperare davanti a 20mila spettatori. Non ci faremo spaventare e diremo la nostra».
Ti sei arrabbiato con Ardizzone?
«Lui ha detto che ha subito fallo, l’arbitro ha detto di no. Non discuto, è un’azione che finisce con un nulla di fatto prima che il Var decida. Arbitrare con questo strumento è una gran maialata, non si capisce mai cosa fare. I guardialinee devono avere la personalità di tirare su la bandierina».
A metà secondo tempo hai messo Tordini e può essere l’uomo che spacca la partita:
«Si, ma dev’essere più incisivo senza giocare sempre per il passaggio importante. Ha caratteristiche ben precise e se lo mettiamo in campo è perché sappiamo dove può colpire e far male. In mezzo al campo eravamo un po’ segnati e per metterlo avrei dovuto togliere Buso che ci dà delle accelerate: in effetti per le sue caratteristiche poteva essere la partita giusta».
Lecco 1-2 Cesena, l’intervista di capitan Luca Giudici
Luca, è come se 10 giorni non fossero passati:
«Abbiamo trovato una squadra forte e solida, ma lo sapevamo ed è giusto che sia così visto che siamo in semifinale play off. Siamo altrettanto bravi. Finita? No, la situazione è anche migliore rispetto al Pordenone».
Vi sentite ancora defraudati?
«Non l’ho ancora rivisto, lo farò ma mi hanno detto che era dubbio. Andremo là con rabbia e vogliamo avere una reazione. Benzina sul fuoco? Sicuramente le motivazioni non ci mancano perché ci stiamo giocando qualcosa d’importante che magari non capiterà ancora a noi e al Lecco».
Avete visto qualche punto debole?
«Sicuramente il Cesena è quadrato, ma certamente ha dei punti deboli come tutti. Dovevamo giocare meglio tra le linee, senza giocare sempre spalle alla porta».
Sul 2 contro 1…
«Non ne abbiamo parlato, meglio non farlo mai dopo la partita. In campo si può anche discutere tra di noi, ma fuori si chiarisce tutto e tra di noi non c’è stato nessun problema. Buso arrabbiato? Meno male, non si esce mai contenti. Farà una gran partita al ritorno».
Dopo il gol annullato c’è stato un calo mentale?
«Non penso, anzi un gol annullato dovrebbe darti fiducia. Nel primo tempo, in generale, abbiamo fatto fatica a costruire perché eravamo un po’ lenti a giocare tra le linee. Sicuramente non ci siamo demoralizzati per quello».
Tanti errori in uscita?
«Sono d’accordo, potevamo fare meglio. Si poteva mettere palla corta o giocare meglio in profondità».
Lecco 1-2 Cesena, l’intervista di mister Domenico Toscano
Mister, un Cesena che ha sprecato molto e ha tenuto bene il campo. Poi qualche difficoltà?
«Bumbu stava soffrendo per un calo fisico, sapevamo che il Lecco non avrebbe mai mollato su un campo così difficile. Questa prestazione è un motivo d’orgoglio, ma ci aspetta la partita di ritorno perché non abbiamo ancora fatto niente».
Tante occasioni, poi due disattenzioni?
«Abbiamo fatto una grande prestazioni, ci sta concedere agli avversari. Noi dobbiamo concentrarci sulle cose da fare, la squadra è in salute e deve recuperare le energie perché ci aspettano altri 95′ intensi».