Lecco-Cesena rappresenta una prima volta assoluta. Al secondo anno dall’introduzione del Var nella final four dei play off di Serie C, la moviola consiglia all’arbitro Gabriele Scatena di Avezzano di assegnare un rigore agli ospiti dopo pochi giri di lancette. Più che altro abbiamo di fronte una vera e propria invenzione che non si sposa con il regolamento: Shpendi calcia in porta, la palla colpisce prima la coscia e poi il braccio di Bianconi, che tutto fa meno che aumentare il volume, giusto per usare termini tanto cari ai piani superiori del calcio nazionale, visto che mani e braccia sono in posizione naturale. Per fortuna che la tecnologia avrebbe dovuto evitare robe tipo quelle che hanno deciso Lecco-Pordenone una settimana prima: stavolta la decisione dal campo era stata quella corretta, ma stavolta il fischietto abruzzese si è fatto condizionare dalla chiamata al monitor di Luca Pairetto, che tra l’altro all’inizio del campionato di Serie A appena andato in archivio è stato sospeso per una lunga serie di errori commessi durante Lecce-Monza. L’accoppiata, quindi, dovrà essere ricordata per aver assegnato il primo rigore artificiale della Serie C, giusto per mettere tutti i termini al loro posto.
Var e Serie C possono funzionare insieme?
Un arbitro di Serie C può subire l’influenza di un collega già abituato a usare uno strumento che nella nostra categoria di riferimento non è applicabile per ragioni economiche? Dal nostro punto di vista assolutamente si, dato che formazione ed esperienza dei fischietti mal si sposano con l’utilizzo di un sistema intrinsecamente imperfetto. Var e terza serie danno l’idea di essere – oggi – due rette parallele che s’incrociano in un momento tradizionalmente condizionato da dettagli ed episodi. Siamo allo stesso punto di una settimana fa: il Cesena ha meritato la vittoria di Lecco – l’ha scritto chiunque a chiare lettere -, ma ai blucelesti bisognava dare la possibilità di giocarsela quantomeno in modo equo, visto che hanno dimostrato di poter creare più di un grattacapo a una squadra sicuramente più scafata e tecnicamente più valida. Ma nel calcio questo non è tutto, altrimenti la stagione delle Aquile sarebbe andata in archivio già da un pezzo.